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Mantova, Terzi: ‘fabbrica verde’ esempio virtuoso

Il rinnovato impianto di trattamento di Villa Cappella valorizza la frazione di residuo secco indifferenziata

Lombardia“Grazie per l’invito, perché è una giornata importante anche per Regione  Lombardia, nel senso che impianti come questo anticipano, così come la Provincia di Mantova ha fatto con tutta una  serie di comportamenti virtuosi, gli elementi fondamentali del nostro piano rifiuti”. Così l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, nel corso dell’inaugurazione de ‘La Fabbrica Verde’, il nuovo impianto per la valorizzazione della frazione secca indifferenziata di Villa Cappella di Ceresara, nel Mantovano.

 

OBIETTIVO DIFFERENZIATA AL 67% ENTRO 2020 – “Un piano rifiuti – ha proseguito Terzi – che si è posto, da qui al 2020, certo di poterlo raggiungere, un obiettivo di raccolta differenziata media su tutta la regione del 67 per cento, quindi anche noi siamo andati oltre i parametri indicati dall’Unione europea, credendoci e credendo soprattutto nella virtuosità delle Amministrazioni e dei cittadini lombardi. Mantova, così come altre zone, ha fatto una fuga in avanti e io non posso che esserne contenta ovviamente, perché, se voi avete già superato il limite che ci siamo posti da qui al 2020, non può che farci piacere e magari compensare l’inattività di altre zone della Lombardia, che si sono un po’ sedute in ordine alla raccolta differenziata”.

 

LA FABBRICA VERDE – Il rinnovato impianto di trattamento di Villa Cappella/Mn inaugurato questa mattina valorizza la frazione di residuo secco indifferenziata proveniente dalla raccolta differenziata dei rifiuti mantovani. Sebbene si tratti di una componente limitata, grazie all’efficacia della raccolta differenziata diffusa con modalità ‘domiciliare’ in quasi tutto il territorio mantovano, da essa si possono però ancora ricavare prodotti utili, principalmente una frazione combustibile e una residua frazione organica stabilizzata.

 

CARATTERISTICHE POSITIVE – “Un impianto a impatto zero – ha sottolineato la titolare regionale dell’Ambiente – che ha tutta una serie di caratteristiche positive, che ci sono state illustrate nel corso della visita all’impianto e che realizza un po’ quella che all’interno del piano rifiuti è la cosiddetta ‘piramide ribaltata’, che consiste nel lavorare   alacremente per la prevenzione del rifiuto, cioè sulla riduzione della sua produzione, da un lato, e dall’altro, fare in modo che del rifiuto non rimanga più nulla”. “Un impianto realizzato con particolare attenzione all’efficienza energetica – ha proseguito Terzi – e in cui nulla è stato  lasciato al caso: finanche il colore delle pareti esterne non è casuale, perché ci è stato spiegato che giallo ocra è stato scelto, perché è stata impiegata una vernice che serve ad abbattere gli ossidi di azoto”.

 

GRANDE ATTENZIONE PER L’AMBIENTE – “È stato veramente un piacere per me essere qui oggi – ha aggiunto l’assessore a margine della visita -, perché ho potuto toccare con mano la grande attenzione per l’ambiente che i cittadini lombardi e le Amministrazioni locali, così come le Province, hanno sviluppato rispetto all’ambiente. Da qui capite anche l’interesse di Regione per un esempio del genere, che citerò come modello di virtuosità nei miei prossimi incontri”.

 

NO RIFIUTI DA ALTRE REGIONI – “Il presidente di Mantova Ambiente – ha aggiunto l’assessore Terzi – mi ha lanciato un assist rispetto alla domanda che era giunta mesi fa di smaltimento di rifiuti da parte di altre Regioni”. “A tale proposito – ha puntualizzato – qualche mese fa abbiamo fatto una moratoria che prevede lo stop a nuovi inceneritori e all’ampliamento di quelli già esistenti sul territorio lombardo. Non è il caso che i cittadini lombardi continuino a pagare per le disattenzioni o il lassismo degli altri”. “Quindi – ha concluso l’assessore Terzi – va benissimo questo tipo di impianto, che, con innovazioni tecnologiche, sostituisce quelli ormai obsoleti e non più compatibili con l’ambiente, ma che lo si faccia per i cittadini lombardi e non lo si faccia per sopperire alla e mancanze di altri”.