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“Mal’aria” arriva in Bassa Romagna e boccia la qualità dell’aria

(Rinnovabili.it) – Continua la campagna ambientale di Legambiente, che sta distribuendo in Italia le lenzuola “acchiappasmog” per vedere il tasso di inquinamento imprimersi sulla stoffa. Giunta nella Bassa Romagna l’Associazione ha rilevato valori di PM 2,5 oltre il limite medio annuo.

Oltre alle polveri fini, conosciute come PM10, negli ultimi anni si sta monitorando in maniera sempre più costante il PM2,5, particolarmente dannoso per la salute e per l’apparato respiratorio.

 

Mentre per le PM10 viene fissato un limite giornaliero di 50 μg/m3, dal 2011 è entrato in vigore il decreto che fissa al 2015 il raggiungimento del valore obiettivo di 25 μg/m3 come limite medio annuo per le PM 2,5. “I valori registrati dalla centralina ARPA sono molto significativi per vari aspetti – ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente del circolo Legambiente A. Cedernain quanto si tratta di una stazione di “fondo rurale”, cioè posizionata in aperta campagna, non nel centro urbano, e quindi forniscono indicazioni importanti non sui punti a più elevata criticità, a diretto contatto con il traffico urbano, ma danno invece un’indicazione abbastanza precisa dei livelli di inquinamento diffuso su tutto il territorio, anche lontano dalle zone più trafficate”.

 

Per quanto riguarda i valori di riferimento al 2013 bisgnerà invece aspettare ancora  visto che i valori richiesti devono indicare la media annuali ma per il momento i dati destano già preoccupazione visto che i valori, registrati in aperta campagna, risultano particolarmente elevati anche perché le maggiori concentrazioni di polveri sottili vengono solitamente rilevate in inverno.

“Da parte nostra – ha concluso Rambellistiamo continuando con la campagna di sensibilizzazione, grazie ai “lenzuoli acchiappasmog” che si stanno diffondendo un po’ in tutti i comuni della “bassa”, Lugo, Bagnacavallo, Fusignano, Alfonsine, Massalombarda e che consentono, semplicemente verificando l’annerimento dopo l’esposizione all’aperto, di avere un dato molto evidente della qualità dell’aria che respiriamo. È però importante, soprattutto alla luce dei dati sulla qualità dell’aria rilevati da Arpa intraprendere una serie di azioni concrete per limitare l’emissione di polveri, attraverso misure decise ad incrementare il trasporto pubblico e la mobilità alternativa, con la promozione di itinerari ciclo/pedonali sicuri e protetti, e disincentivando l’utilizzo del mezzo privato”.

 

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