Slitta la chiusura della discarica, prevista per il 31 dicembre, a causa dell'esito della gara indetta dall'Ama per portare i rifiuti all'estero, andata deserta
Per quella che l’europa definisce già come la nuova emergenza rifiuti italiana, c’erano bisogno di valide alternative ma le divergenze tra le autorità responsabili e soprattutto l’esito della gara indetta dall’Ama per portare i rifiuti all’estero andata deserta, ne hanno ora inevitabilmente prolungato la vita, probabilmente fino a ad aprile 2013.
Il bando di valenza europea, indetto dalla public utility capitolina, era finalizzato al prelievo, trasporto trattamento delle circa 1.100 tonnellate giornaliere di indifferenziata che eccedono le attuali capacità impiantistiche, ma, come sottolinea il sindaco Alemanno, i tempi ristretti hanno complicato le cose. Nonostante il nulla di fatto il primo cittadino fa sapere che le trattative continueranno a procedere in questa direzione, nonostante l’opzione sia poco nelle corde del Ministro dell’Ambiente Clini boccia la soluzione dei rifiuti all’estero: “Speriamo che il Comune di Roma pensi ad una soluzione alternativa più valida e meno costosa”.