(Rinnovabili.it) – La Commissione Europea ha tutta l’intenzione di approvare una nuova varietà di masi OGM. Ne è convinta Friends of the Earth, Ong internazionale in difesa dell’ambiente, che suona l’allarme oggi, in occasione della giornata mondiale della salute, indetta dall’OMS. Il mais 1507, targato DuPont-Pioneer, viene irrorato con erbicidi la cui “tossicità acuta” è confermata dalla stessa Commissione. La nuova coltura transgenica è resistente al glufosinato, un diserbante usato in diverse nazioni per far crescere mais, colza, soia e cotone transgenici. Studi su questo erbicida hanno fatto emergere la sua tossicità riproduttiva, tanto che la richiesta della Swedish Chemical Agency di vietarlo nel Vecchio continente è stata accolta nel 2009 da un voto del Parlamento Europeo.
Oggi la giornata mondiale della salute si celebra con lo slogan “per la sicurezza alimentare”, che ha il fine di aumentare la consapevolezza su effetti nocivi e malattie provocati dal cibo contaminato da virus, parassiti, batteri o sostanze chimiche tossiche. L’evento è l’opportuna piattaforma per lanciare un anatema contro Bruxelles, perché è ormai chiaro che l’esecutivo comunitario ha intenzione di dare il suo benestare al mais 1507. Sono 14 anni che la Commissione riceve pressioni da parte dell’industria biotech, in particolare dalla multinazionale agrochimica Pioneer Hi-Bred. La società DuPont chiede l’autorizzazione a coltivare le sue pannocchie ingegnerizzate nell’Unione Europea dal 2001. Questo mais mais è modificato geneticamente per produrre una tossina che combatte la piralide, un parassita, e allo stesso tempo risultare resistente al glufosinato, principio attivo degli erbicidi abbinati alla coltura, che vanno sotto i nomi di Basta, Rely, Finale, Challenge e Liberty. Questa sostanza rappresenta un rischio considerevole per agricoltori, per i bambini e per gli animali, un danno per gli insetti delle zone limitrofe ai trattamenti ed è potenzialmente pericoloso per i consumatori che ingeriscono alimenti che ne contengono residui. Coltivato su scala commerciale, contribuisce ad un maggiore utilizzo della chimica di sintesi in agricoltura.
Il futuro dell’Europa è OGM?
Ora si attende un nuovo studio di impatto a cura dell’EFSA, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, che dovrebbe valutare le ricadute del rilascio dell’autorizzazione. È dimostrata la minaccia per farfalle e falene, ma manca ancora un’indagine di impatto su altri impollinatori chiave, come le api. Il precedente studio, del 2005, aveva configurato un «possibile pericolo per i feti» e valutato che il glufosinato «può ridurre la fertilità».
Eppure nel 2013 è stata modificata la normativa europea sul diserbante, consentendone l’utilizzo su fasce di terreno circoscritte. Soltanto un caso? La rinazionalizzazione delle decisioni in merito all’approvazione o meno degli OGM in Unione Europea ha fatto saltare il blocco continentale che fino a pochi mesi fa aveva arginato le multinazionali. Ora i colossi del biotech potranno negoziare direttamente con i singoli Stati.
La Spagna è il Paese con il maggior numero di ettari coltivati a mais transgenico MON 810, seguita da Portogallo, Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia. Questi governi saranno i primi alla cui porta DuPont ha intenzione di bussare, fermamente intenzionata a entrare in competizione con Monsanto sul suolo europeo.