Per dare alle aree marginali e ai terreni dismessi una nuova collocazione, l'Europa ha presentato i risultati del progetto M2RES, cofinanziato dall'Ue
(Rinnovabili.it) – Sono stati presentati a Bucarest i risultati del progetto europeo M2RES “From Marginal to Renewable Energy Source Sites”. Cofinanziata dall’Unione Europea l’iniziativa, attraverso il programma South East Europe e coordinato dall’ENEA, ha presentato strumenti, buone pratiche e i casi pilota realizzati in occasione della conferenza internazionale “Strategie per lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili in aree marginali” durante la quale sono anche stati messe in evidenza le opportunità di sviluppo.
Il progetto, al quale hanno partecipato sette Paesi dell’Unione Europea (Italia, Slovenia, Grecia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Austria) e da Serbia, Albania e Montenegro.
L’obiettivo di M2RES consiste nella valorizzazione dei terreni marginali tra cui terreni industriali dismessi, cave abbandonate, ex-aree militari, discariche di rifiuti, tramite investimenti finalizzati alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Riqualificando i terreni in questione si potrà generare un ritorno economico oltre che un beneficio ambientale e sociale per le comunità del luogo.
Un progetto dimostrativo è stato portato aventi in Italia, in Emilia Romagna e in Veneto, dove oltre a studi di fattibilità sono stati portati avanti casi pilota e utilizzati strumenti operativi a supporto della pianificazione territoriale ed energetica i cui risultati sono già visibili sul sito web-GIS realizzato in collaborazione con il Servizio Geologico della Regione Emilia-Romagna, in grado di fornire le evidenze relative a vincoli normativi, geologici e ambientali e insieme le prospettive di sviluppo e le potenzialità produttive di ciascun sito.