Per razionalizzare e migliorare il recupero e il riciclo dei metalli rari il Defra ha lanciato un fondo da 200 milioni che supporterà
(Rinnovabili.it) – Il Defra britannico ha lanciato un nuovo piano di sostegno aziendale studiato per aiutare a gestire la costante minaccia dettata dalla mancanza di risorse, salvaguardando l’ambiente e risparmiando economicamente. Gestendo correttamente il riciclo di telefoni cellulari o computer, ad esempio, si potrebbe affrontare con maggiore tranquillità l’aumento della richiesta di materie prime, di cui il mercato ha bisogno per la produzione di beni di consumo e di componenti per la diffusione delle rinnovabili come moduli fotovoltaici, turbine eoliche e automobili elettriche, mercati che a causa della scarsità di risorse potrebbero presto trovarsi in difficoltà.
Numerosi prodotti tecnologici di uso quotidiano necessitano infatti dei metalli rari provenienti dalla Cina, dove viene prodotto il 95% delle terre rare, dalla Russia e dalla Repubblica Democratica del Congo la cui mancanza metterebbe a serio rischio la produzione industriale già a partire dalla fine dell’anno, come è stato riferito a seguito di un sondaggio che ha interpellato numerosi presidenti di società del settore.
UN TESORO NASCOSTO TRA I RIFIUTI Tra oggi e il 2020 il Regno Unito disporrà di 12 milioni di tonnellate di apparecchiature elettroniche, un quarto dei quali apparterranno al ramo dell’informatica, dell’elettronica di consumo e dei dispositivi di visualizzazione che contengono metalli rari in alte percentuali per un totale di 63 tonnellate di palladio e 17 tonnellate di iridio per un valore che rispettivamente dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo e ai 380 milioni di sterline.
Il rapporto del Defra stima inoltre il valore dell’oro che verrà impiegato fissandolo a 350 milioni di sterline annunciando che, con gli attuali metodi di riciclaggio, il 75% della risorsa si perde. Il piano d’azione mira quindi a sviluppare un sistema di coordinamento più razionale che, collegando imprese e consorzi, riesca a dar vita ad un ciclo virtuoso di recupero e riciclo dei metalli rari mappando anche importazioni ed esportazioni sia di materiali che di beni di consumo.
Il fondo da 200 milioni di sterline stanziato dal Dipartimento degli Affari rurali andrà quindi a finanziare anche la ricerca di nuove metodologie di riuso e riciclaggio dei metalli preziosi istituendo un Consorzio che avrà il compito di identificare ed evidenziare le opportunità di recupero dei metalli. “Ma c’è anche un’opportunità multi-miliardiaria nella massiccia quantità di metalli preziosi che si perdono a causa del modo in cui approcciamo oggi con i prodotti le persone non vogliono più”, ha aggiunto Caroline Spelman, segretario all’Ambiente.