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L’UE punta a migliorare il monitoraggio dei gas serra

Hedegaard: "Questa proposta aiuterà anche il monitoraggio e la trasmissione delle emissioni derivanti dall’uso del suolo, dai cambiamenti di destinazione del terreno e dalla silvicoltura, dai trasporti aerei e marittimi"

(Rinnovabili.it) – Al fine di predisporre misure ad hoc per il raggiungimento degli obiettivi climatici è di vitale importanza conoscere tempestivamente e con precisione i dati relativi alle emissioni inquinanti generate e rilasciate dalle attività che avvengono in territorio europeo. In linea con le necessità ambientali del continente la Commissione europea ha proposto oggi una nuova legislazione che, modificando sostanzialmente il monitoraggio dei gas serra, permetta di trasmettere in tempo reale i dati necessari a compilare itinerari climatici ed energetici dei paesi membri per il periodo 2013-2020.

In tale occasione Connie Hedegaard, commissario europeo per l’azione sul clima, ha dichiarato: “Per migliorare la trasparenza, il coordinamento e la qualità dei dati trasmessi, la proposta di oggi contribuisce a mantenere traccia dei nostri progressi nel conseguimento degli obiettivi di emissione. Questa proposta aiuterà anche il monitoraggio e la trasmissione delle emissioni derivanti dall’uso del suolo, dai cambiamenti di destinazione del terreno e dalla silvicoltura (LULUCF), dai trasporti aerei e marittimi, tra gli altri settori. Ci auguriamo che queste nuove regole siano anche un esempio nel contesto dei negoziati internazionali sul clima e possano servire come punto di riferimento per la trasparenza delle azioni per il clima dei paesi sviluppati “.

Al momento la collaborazione tra gli stati membri è strettamente legata alla diffusione dei dati relativi al rilascio degli inquinanti. Da questo impegno, firmato nel 2004, deriva la redazione annuale di un report completo degli inquinanti emessi al fine di valutare i progressi ottenuti nell’arco dei 12 mesi e gli obiettivi ancora da realizzare per rientrare nei parametri contenuti nel Protocollo di Kyoto, raccogliendo anche le proiezioni dei futuri andamenti degli inquinanti legati ai settori sopracitati. Il regolamento proposto migliora questo meccanismo di monitoraggio e trasmissione dei dati in linea con i requisiti del clima 2009 e con il pacchetto energia e si spinge oltre Kyoto nel fornire una maggiore trasparenza dei dati e delle informazioni, garantendo il rispetto degli impegni sul clima dell’UE.

Tra i maggiori obiettivi contenuti nella proposta della Commissione:

  • Facilitare lo sviluppo ulteriore dell’innovativo mix di politica climatica dell’Unione europea tenendo conto delle emissioni derivanti dall’uso del suolo, dai cambiamenti di uso del suolo e dalla silvicoltura (LULUCF), dai trasporti aerei e marittimi e sostenendo infine l’adattamento ai cambiamenti climatici;
  • Aiutare l’UE e gli Stati membri a tenere traccia dei progressi verso gli obiettivi di emissione per il 2013-2020;
  • Migliorare ulteriormente la qualità dei dati trasmessi;
  • Assicurarsi che l’UE e gli Stati membri rispettino attuali e futuri obblighi e impegni internazionali di sorveglianza. Questo include la segnalazione del sostegno finanziario e tecnico ai paesi in via di sviluppo e gli impegni derivanti dagli accordi di Copenhagen nel 2009 e Cancún nel 2010;
  • Introdurre norme operative per gli Stati membri in modo che riferiscano in che modo hanno impiegato le entrate derivanti dalla vendita all’asta delle quote nell’ambito del sistema UE di scambio delle emissioni (ETS). Gli Stati membri si sono infatti  impegnati a spendere almeno la metà degli introiti provenienti da tali aste in misure per combattere i cambiamenti climatici nell’Unione europea e paesi terzi.