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L’Ue cerca sostituiti per rimpiazzare le materie prime

(Rinnovabili.it) – L’Europa è impegnata su diversi fronti per ottenere la riduzione del volume dei rifiuti e per migliorarne il trattamento e pare proprio che ridurre, riutilizzare, riciclare e sostituire siano le quattro soluzioni più efficaci per ottenere un ambiente più sano e per risparmiare risorse. Per meglio gestire i rifiuti l’Europa sta portando avanti un nuovo progetto che ha come argomento centrale la sostituzione delle materie prime essenziali. I coordinatori del progetto ritengono infatti che la scarsità di materie prime essenziali, insieme alla loro importanza economica, renda necessario esplorare nuove strategie per la loro sostituzione in modo da ridurne il consumo da parte dell’UE e ridurre la relativa dipendenza dalle importazioni.

Il programma, finanziato dal 7° Programma Quadro dell’Ue, cercherà di trovare alternative valide al feldspato che viene utilizzato per la produzione di televisione e schermi del computer, fari delle auto e bottiglie di soda o il silice impiegato nella realizzazione di prodotti per la casa, ornamenti, rivestimenti per mura o pavimenti. Il progetto ha quindi come obiettivo la sostituzione di questi materiali con un’altra sostanza che sia altrettanto disponibile, come avviene con la sostituzione dell’ossido di indio e stagno con i polimeri organici nella fabbricazione di moduli fotovoltaici.

 

“L’Europa è attualmente completamente dipendente dalle importazioni di molte materie prime critiche che sono alla base settori come elettronica, aerospaziale e dell’energia pulita. La sostituzione di un materiale è una strategia per affrontare questo problema. La forza dell’Europa nel campo della ricerca e dello sviluppo si traduce nella possibilità di scoprire e sviluppare soluzioni innovative di sostituzione. Il progetto CRM_InnoNet cerca di costruire una rete interdisciplinare per progredire nel campo della sostituzione delle materie prime e sviluppare una roadmap delle soluzioni alternative per le tecnologie di importanza strategica in economia per l’industria europea.”

 

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