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L’Ue abbassa i consumi di gas dannosi per l’ozono

Il rapporto dell'AEA comunica gli importanti risultati ottenuti dall'Europa che ha ridotto sostanzialmente il rilascio di emissioni dannose per l'ozono

(Rinnovabili.it) – Buone nuove dall’Europa, dove scende il consumo di prodotti chimici dannosi per l’ozono. A rivelarlo è un rapporto dell’AEA, l’Agenzia Europea per l’Ambiente che ha esaminato la produzione e l’utilizzo di oltre 200 sostanze chimiche che producono gas (regolamentati dal Protocollo di Montreal e dalla legislazione europea) che danneggiano la barriera gassosa a protezione del pianeta dai raggi ultravioletti.

Negli anni 1970 e 1980 gli scienziati hanno stabilito che alcune sostanze chimiche prodotte dall’uomo riducono l’ozono nella stratosfera terrestre. Ciò è stato successivamente confermato dal rilevamento di anomale basse concentrazioni di ozono sopra l’Antartide – fenomeno meglio conosciuto come ‘buco dell’ozono’.

Grazie alla firma nel 1987 del Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, che fa parte della convenzione di Vienna per la protezione dello strato di ozono, i governi hanno deciso di ridurre la produzione e il consumo di sostanze lesive per l’ozono (ODS). Questi due trattati sono i soli accordi nella storia delle Nazioni Unite ad essere stati universalmente ratificati. All’interno dell’Unione europea le imprese hanno l’obbligo di segnalare l’uso di ODS, comprese le importazioni, le esportazioni, i consumi e la distruzione e in totale 189 aziende hanno riferito le attività relative all’ODS nel 2011.

 

Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’AEA ha dichiarato: “Gli ultimi dati mostrano che l’Europa ha affrontato efficacemente l’inquinamento che porta al buco dell’ozono. Il Protocollo di Montreal è uno degli accordi internazionali ambientali di maggior successo fino ad oggi, questo esempio di azione globale dovrebbe ispirare la cooperazione in altri problemi ambientali globali. “

Per quanto riguarda il consumo di ODS nell’Ue i livelli ad oggi sono estremamente bassi rispetto al passato. A diminuire in Europa sono anche la produzione e le importazioni di gas dannosi per l’ozono.

Grazie all’abbassamento dei livelli di ODS prodotti e rilasciati i benefici si sono riscontrati anche a livello climatico. Studi scientifici hanno stimato che il protocollo di Montreal ha portato ad una riduzione delle emissioni 5-6 volte superiore rispetto alla riduzione dei gas serra prevista nel primo periodo di impegno del protocollo di Kyoto, che si stima essere di 1-2 Gt di CO2 equivalente in media all’anno tra il 2008 e il 2012, rispetto alle emissioni dell’anno di riferimento.

 

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