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Dalle lucciole il segreto per l’illuminazione naturale

Il progetto prevede la messa a punto di sequenze di DNA modificate attraverso l'utilizzo di geni luminescenti che, una volta introdotte in quelli della pianta, la renderebbero luminosa

(Rinnovabili.it) – Lampadine addio: da oggi a illuminare la casa ci pensano le piante bioluminescenti. La scoperta è stata fatta da un gruppo di bio-ingegneri di San Francisco, che sta studiando i geni di lucciole e batteri per creare in laboratorio piante “luminose”. Utilizzando la biologia sintetica e il software Genome Compiler, i ricercatori sono già riusciti a modificare le piante di Arabidopsis e stanno lavorando anche sulla luminescenza della rosa. Stando a quanto riferito da Antony Evans, il capo progetto, il team ha dapprima identificato il DNA della pianta utilizzando il software, per poi modificarne la sequenza in modo innovativo rispetto a quanto fatto fino a oggi: i geni luminescenti introdotti dall’esterno riuscirebbero ad “autoriciclarsi” rendendo la pianta particolarmente brillante.

 

L’obiettivo del gruppo di ricerca è quello di far conoscere il potenziale dell’illuminazione bioluminescente e contribuire al contempo al contenimento dell’energia necessaria ad alimentare i sistemi di illuminazione tradizionali. Il team ha anche lanciato una campagna ad hoc tramite Kickstarter per trovare sponsor al progetto e ottenere i finanziamenti dovuti. I sostenitori che elargiranno almeno 40 euro riceveranno un pacchetto di semi luminescenti; quelli che invece impegneranno almeno 150 euro avranno la possibilità di godere in casa propria di una pianta luminosa già cresciuta. I risultati ottenuti fino a oggi saranno strategici per mettere l’ingegneria biologica al servizio della prossima generazione di design.