“Il modo di trattare i Raee è un ottimo esempio del nuovo modo di pensare ai rifiuti che Regione Lombardia sta sperimentando: l’idea è che lo smaltimento in discarica sia solo l’ultimo destino possibile”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, questa mattina, a Milano, in occasione della presentazione del Dossier 2012 sulla gestione dei Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Lombardia (Raee), realizzato dal Centro di coordinamento Raee, con il Patrocinio della Regione.
PRIMATO LOMBARDO – Secondo quanto emerge dal Dossier, la Lombardia è la prima Regione in Italia per quantitativi assoluti di raccolta, con 45.812.583 kg di Raee, un risultato importante nonostante un calo del 9,12 per cento rispetto al 2011. Buono anche il dato relativo alla raccolta pro capite, che supera la media nazionale (pari a 4 chilogrammi per abitante), attestandosi a 4,72 kg per abitante. Ottimi risultati anche in termini di centri di raccolta attivi sul territorio. La nostra regione conferma anche per quest’anno il proprio primato a livello nazionale, grazie all’efficienza e alla capillarità della propria rete di raccolta: 883 centri, di cui ben 413 aperti alla Distribuzione, per il conferimento dei Raee provenienti dal ritiro “uno contro uno” presso i punti vendita.
I Centri di conferimento ogni 100.000 abitanti risultano quindi 8,57, grazie alla presenza di 20 Luoghi di raggruppamento, ossia le piazzole gestite autonomamente dagli esercizi commerciali.
UN NUOVO MODO DI PENSARE AI RIFIUTI – “Con il nuovo Piano regionale di gestione dei rifiuti (Prgr) – ha aggiunto l’assessore Terzi -, la cui approvazione è prevista per la fine di quest’anno, si comincerà a dare concretezza a questo approccio. In merito ai Raee, in particolare, gli indirizzi regionali sono quelli di rafforzare la filiera di raccolta, promuovere attività mirate all’ottimizzazione dei processi di riciclaggio e incentivare la tracciabilità del rifiuto, migliorando il sistema dei controlli, soprattutto per ostacolare le attività illegali”.
IMPEGNO DI CITTADINI ED ENTI LOCALI – “Vogliamo complimentarci con i cittadini e gli Enti locali – ha sottolineato nel suo intervento il direttore generale del Centro di coordinamento Raee Fabrizio Longoni – per l’impegno nella raccolta di Raee, che ha permesso alla Lombardia di coprire, da sola, nel 2012 un decimo della quota nazionale. I dati registrati a livello regionale dimostrano che una buona rete di raccolta consente ottimi risultati. Unica nota dolente, che accomuna questa regione alla media italiana, è la diminuzione dei quantitativi di raccolta, sulla quale occorre indagare, affinché gli sforzi finora compiuti non siano vanificati. Questa è un’esigenza non soltanto locale, ma anche nazionale, in considerazione della nuova Direttiva europea approvata nel 2012, che fissa, a partire dal 2016, degli obiettivi di raccolta molto più ambiziosi. Una sfida che accogliamo e nella quale cercheremo di coinvolgere tutti coloro che vorranno prendere parte a questo cambiamento”.
LA CLASSIFICA DELLE PROVINCE – A livello provinciale, Milano ottiene il primato per quantitativi complessivi di Raee raccolti, superando i 14 milioni di chilogrammi nel 2012, con una media pro capite, pari a 4,64 chilogrammi per abitante, al di sopra del dato nazionale, nonostante una flessione del 4,19 per cento. Secondo posto, invece, per la provincia di Brescia, per quantitativi assoluti di Raee, con quasi 4,9 milioni di chilogrammi raccolti, nonostante una variazione negativa rispetto al 2011 del 18,63 per cento. È Como ad aggiudicarsi, invece, il ruolo di provincia più virtuosa della regione, con una media pro capite pari a 7,61 chilogrammi per abitante. Altro risultato positivo per la Provincia di Como è quello di essere stata l’unica in cui la raccolta è aumentata (+10 per cento rispetto al 2011). Ottimi risultati in termini di media pro capite sono stati raggiunti poi dalle province di Sondrio (5,80 chilogrammi per abitante) e Varese (5,38 chilogrammi per abitante). Buono anche il dato relativo alla provincia di Lecco, che, nonostante una flessione del 17,64 per cento, ottiene una media pro capite pari a 5,65 kg per abitante.