(Rinnovabili.it) – Spagna, Danimarca, Finlandia e Inghilterra sono state prese in esame insieme alle comunità che risiedono nei pressi di grandi parchi industriali per esaminare l’interazione tra la popolazione e i siti produttivi, i benefici percepiti, le preoccupazioni e le sfide.
Ad analizzare la situazione uno studio finanziato dall’Ue che vuole promuovere la produzione a basse emissioni di carbonio come alternativa più salubre e ambientalmente sostenibile.
Le comunità locali percepiscono un guadagno economico nell’abitare nei pressi di aree produttive che si traduce anche in tariffe concorrenziali per energia e gas anche se è evidente, ma non prioritaria, la preoccupazione per lo smog e l’impatto ambientale delle strutture.
Per dare maggiore rilevanza al problema i dati acquisiti verranno integrati nel progetto LOCIMAP (“Low Carbon Industrial Manufacturing Parks”) che dovrebbe concludersi entro il 2014. Avviato nel dicembre 2012 LOCIMAP ha già ottenuto finanziamenti per un valore di 2 milioni di euro grazie ai quali si sta concentrando sulla riduzione della CO2 nei parchi industriali cercando di identificare anche i relativi risparmi di energia e nelle emissioni ottenibili mediante una migliore integrazione dei servizi.
Oltre alla percezione della popolazione il progetto analizza le possibilità tecnologiche e le possibili nuove iniziative da integrare nelle aree per potenziarne la resa senza interferire con gli equilibri ambientali ma fornendo servizi, energia e posti di lavoro. Alla fine il progetto si occuperà di elaborare un libro bianco contenente i consigli per i produttori europei e per i responsabili delle politiche in modo da garantire che parchi industriali e comunità locali si completino a vicenda dando vita a sempre nuove e produttive sinergie.
Grazie anche alla collaborazione di tecnici ed esperti il progetto potrà fornire suggerimenti e opzioni pratiche per l’Europa, in modo da dar vita ad una base industriale rivitalizzata e a basse emissioni di carbonio dove l’efficienza energetica e il miglioramento dell’integrazione dei complessi nelle aree faranno da fulcro dello sviluppo.