L’inquinamento atmosferico provoca non solo malattie respiratorie ma anche trombosi, infarto ed ictus. Capitale italiana dello smog: Milano, con una riduzione dell’aspettativa di vita di 2-3 anni
(Rinnovabili.it) – Malattie polmonari ma anche patologie cardiovascolari, come trombosi, infarto e ictus. Problemi sempre più frequenti che possono molte avere una causa in comune: lo smog. A fornire un quadro degli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana e sulle aspettative di vita sono stati ieri a Milano medici e specialisti nel corso della tavola rotonda “Trombosi… nell’aria”.
L’appuntamento organizzato dall’Associazione per la Lotta alla Trombosi (ALT), è servito per fornire un quadro preciso della situazione attuale ed incentivare l’intervento delle istituzioni sullo stato di salute dell’ambiente.
Come spiegato dal professor Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano, oggi dei 53 milioni di morti in tutto il pianeta, 3,3 milioni sono causati dallo smog che è proprio “la prima causa scatenante l’infarto acuto”.
Numeri preoccupanti che riguardano da vicino anche gli italiani: nella classifica le aree più inquinate d’Europa la Lombardia ha un triste primato; con una riduzione dell’aspettativa di vita di 2-3 anni rispetto alla media Milano risulta, al pari di Torino, la capitale dello smog in Italia. “L’aumento dello smog si traduce in aumento dei casi di asma bronchiale, di bronchioliti del bambino, delle polmoniti, ma anche di tumori, in particolari di carcinomi polmonari”, ha sottolineato Sergio Harari, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia e direttore del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Ospedale San Giuseppe di Milano.