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Approvate le linee guida per l’impiego risorse idriche

Si creerà un sistema unitario di monitoraggio nazionale dei consumi idrici. Martina: “al via piano di investimenti da 300 mln”

Approvate le linee guida per l'impiego risorse idriche

 

(Rinnovabili.it) – Un sistema su scala nazionale che tenga d’occhio il consumo d’acqua, nuovi investimenti e misurazioni più precise di portata e volumi delle risorse idriche: queste alcune delle novità che introdurrà il nuovo decreto ministeriale sulle “Linee guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo”. Il provvedimento, che ha ricevuto in questi giorni l’ok della Conferenza Stato-Regioni, introduce delle innovazioni sostanziali per il settore irriguo, finalizzate ad per evitare gli sprechi ed ottenere dati più puntuali dell’uso di questa risorsa in agricoltura.

 

Le nuove linee guida introducono infatti una modalità unitaria a livello nazionale di monitoraggio dei volumi idrici prelevati, impiegati a fini irrigui e restituiti. Una misura con con cui si spera di arginare e superare l’attuale frammentazione di sistemi e metodologie che,di fatto, ha reso lacunose le modalità di raccolta e analisi delle informazioni disponibili.

Altra novità, il decreto ministeriale dà indicazioni alle Regioni e alle amministrazioni pubbliche su dove e con che modalità inserire i misuratori di portata e di volume, con specifico riferimento ai contesti territoriali e alle strutture organizzative presenti sul territorio, in coerenza con la normativa europea sulle acque.

 

“Con l’approvazione delle linee guida – ha dichiarato il Ministro alle politiche agricole Maurizio Martina – possiamo dare avvio al nostro piano di investimenti nel settore irriguo, che potrà contare sui primi 300 milioni di euro grazie al Programma nazionale sullo sviluppo rurale. A questi si aggiungeranno i fondi messi a disposizione dalle singole Regioni attraverso i Programmi di sviluppo rurale e quelli che saranno assegnati dal Fondo per lo Sviluppo e Coesione, nel cui contesto abbiamo chiesto una dotazione finanziaria da 400 milioni di euro per questi interventi”. Il contenuto delle Linee guida – predisposto da un gruppo di lavoro composto, oltre che dal Mipaaf, dal Minambiente, dalle Regioni e Province autonome, dalle Autorità di gestione dei distretti idrografici, dal CREA, dall’ISTAT, dall’ANBI – attua l’impegno assunto dal Governo nei confronti della Commissione europea, all’atto dell’approvazione dell’Accordo di partenariato del 29 ottobre 2014, da cui discendono tutti i fondi strutturali comunitari per il periodo 2014 – 2020.