(Rinnovabili.it) – Un tribunale indiano ha vietato la circolazione, nelle strade di Nuova Delhi, a tutti i veicoli più vecchi di 15 anni. Il tentativo è ripulire l’aria dall’inquinamento, dato che uno studio di quest’anno ha rilevato nella capitale i livelli di smog più alti del mondo.
La sentenza colpisce, secondo le stime dei funzionari dei trasporti, un terzo degli 8,4 milioni di moto, camion, auto e auto-risciò che solcano le strade soffocate dal traffico a Delhi e nelle aree circostanti.
Le ripercussioni potrebbero mettere la capitale indiana su binari che le città di tutto il mondo stanno lentamente imboccando: quello della progressiva messa al bando dei veicoli più datati e quello delle politiche per limitare la mobilità privata. Città del Messico ha introdotto quest’anno il divieto di circolazione per i mezzi più vetusti il sabato. A marzo, la Francia ha applicato i tagli più drastici al traffico veicolare.
«È indiscutibile che l’inquinamento dell’aria di Nuova Delhi sta peggiorando ogni giorno che passa», ha scritto nella sentenza di pochi giorni fa il National Green Tribunal, tribunale indiano deputato a risolvere questioni ambientali. Le emissioni degli autoveicoli causano quasi tre quarti dell’ inquinamento atmosferico di Delhi: lo dicono i dati diffusi dal governo della Capitale. E uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, concluso nel maggio 2014 e condotto in 1.600 città, ha messo Delhi al primo posto nel mondo per inquinamento da trasporto. Ma il governo indiano ha respinto la relazione dell’OMS.
Doveva intervenire un tribunale per gettare questo tema scottante sui tavoli della politica, ma non mancano le critiche alla sentenza: il divieto mancherebbe infatti di incentivi per incoraggiare i conducenti a permutare i loro veicoli obsoleti. I critici dicono inoltre che la decisione è in gran parte inapplicabile, e potrà fare ben poco per affrontare l’inquinamento di una città in cui 1.500 nuovi mezzi a motore intasano le strade ogni giorno.