Aggiornate norme vecchie di 40 anni
(Rinnovabili.it) – Nuove regole, più stringenti, sulle emissioni dai giacimenti fossili. Giro di vite su flaring e venting, cioè il rilascio in atmosfera o la combustione controllata di metano. Più obblighi di controllo sulle perdite per i produttori e di riparazione dei leak. E un aumento delle compensazioni in caso di perdite. Sono i paletti dei nuovi limiti alle emissioni di metano approvati il 27 marzo dal dipartimento dell’Interno degli Stati Uniti e in vigore dal prossimo giugno.
Flaring e venting al centro dei limiti sulle emissioni di metano USA
Anche se negli Stati Uniti le emissioni di metano – un gas serra con potere climalterante 82,5 volte maggiore della CO2 nei primi 20 anni in cui resta in atmosfera – sono scese del 16% tra il 1990 e il 2021, rappresentano ancora uno degli aspetti meno regolati e con un alto potenziale di miglioramento. Nel 2021, secondo i dati dell’Agenzia per la protezione ambientale statunitense, arrivavano a 239 milioni di tonnellate di CO2 equivalente, più della metà originate dalla produzione di gas (39%) e petrolio (21%), con perdite significative anche in fase di trasporto e stoccaggio (19%), distribuzione (6%) e processing (6%). Nel 2021, insieme all’UE, Washington ha lanciato la Global Methane Pledge, un’iniziativa globale per tagliare le emissioni di CH4 del 30% entro il 2030.
I nuovi limiti alle emissioni di metano USA affrontano soprattutto le attività di flaring e venting, che sono aumentate in modo significativo negli ultimi decenni. Tra il 2010 e il 2020, i volumi totali di gas fossile disperso in modo volontario sono arrivati a 1,2 miliardi di metri cubi (bcm), 4 volte di più rispetto al periodo 1990-2000.
“Questa norma finale, che aggiorna norme vecchie di 40 anni, promuove gli obiettivi dell’amministrazione Biden-Harris di prevenire gli sprechi, proteggere il nostro ambiente e garantire un giusto ritorno ai contribuenti americani”, ha affermato la segretaria all’Interno Deb Haaland. “Sfruttando la tecnologia moderna e le migliori pratiche per ridurre gli sprechi di gas naturale, stiamo adottando misure attese da tempo che aumenteranno la responsabilità degli operatori di petrolio e gas e andranno a beneficio delle comunità energetiche ora e per le generazioni a venire”.
Un aspetto, quest’ultimo, che deriverebbe dall’aumento delle royalties dovute dalle compagnie alle comunità locali – soprattutto per i giacimenti che si trovano su territori dei nativi americani – in caso di fuoriuscite.