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LIFE REGEN FARMING: l’agricoltura del passato per il bene del suolo

Progetto Ue LIFE REGEN FARMING (Rinnovabili.it) – Alla base di un ambiente sano c’è un suolo altrettanto sano, necessario per garantire una crescita economica strutturata. Per far sì che gli equilibri ambientali siano economicamente produttivi un progetto finanziato dall’Ue sta cercando di dimostrare come il successo delle pratiche agricole rigenerative siano efficaci nella prevenzione del degrado del suolo. Riconosciuto per la sua azione di filtro dei contaminanti, il suolo contribuisce alla possibilità di avere acqua di falda potabile e purificata agendo anche da incameratore di l’anidride carbonica e come habitat di numerosi specie sottoposte a costante minaccia.

 

L’agricoltura inadeguata e le pratiche forestali, insieme allo sviluppo urbano e industriale, stanno minacciando il pianeta unitamente alle conseguenze del cambiamento climatico e dei grandi eventi meteorologici. Questi fenomeni sono la causa di degrado del suolo e di contaminazione e per questo il progetto di LIFE REGEN FARMING, lanciato a luglio, riceverà un totale di 670mila euro in finanziamenti che serviranno per individuare il modo più corretto di affrontare tali criticità. Oltre alle pratiche conservative si cercheranno anche tecniche rigenerative del suolo tra cui metodo di coltivazione adatte a ripristinare gli equilibri del suolo anche attraverso l’utilizzo esclusivo di fertilizzanti naturali, sfruttando le virtù della semina diretta e i pregi del pascolo a rotazione. Importante sarà anche lo sviluppo di una metodologia capace di valutare in breve tempo di quali interventi necessita l’area da riqualificare mettendo gli esperti in condizione di agire in fretta e in maniera mirata.

 

Il progetto prevede di dare un importante contributo alla realizzazione degli obiettivi della strategia tematica sul suolo dell’UE e la strategia dell’UE sulla biodiversità fino al 2020 che mira ad ottenere un aumento di almeno il 5% delle specie erbacee perenni e della diversità delle specie e un miglioramento del 10% nella produzione di biomassa. Inoltre, l’iniziativa mira a realizzare un miglioramento del 10 per cento della fertilità del suolo, misurata dalla sua capacità di trattenere l’acqua, azoto, potassio, fosforo e molibdeno.

Il progetto, la cui conclusione è prevista per giugno 2016, fornirà anche una formazione di qualità per gli agricoltori e per i tecnici in materia di pratiche di rigenerazione e di agricoltura sostenibile.

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