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LiberiAmo i fiumi, la nuova Campagna WWF a tutela dei corsi d’acqua

Ecosistemi fondamentali ad affrontare gli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici, i fiumi italiani sono in grave pericolo. La Campagna WWF intende sensibilizzare sull’argomento e promuovere al contempo una serie di iniziative di rivitalizzazione e rinaturazione

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Attraverso la Campagna LiberiAmo i fiumi, l’ONG elenca una serie di proposte utili alla salvaguardia degli ecosistemi e alla rivitalizzazione dei corsi d’acqua italiani

(Rinnovabili.it) – Firmata WWF, la nuova campagna LiberiAmo i fiumi si basa su di una premessa fondamentale: se da un lato i cambiamenti climatici favoriscono situazioni estreme, dall’altro si sconta la mancanza di una seria politica di adattamento ai cambiamenti climatici e tutela degli ecosistemi. Ne è appunto un esempio la “gestione dei fiumi”, finora attuata con procedure di emergenza, a compartimenti stagni e al di fuori di una visione generale. 

Il 41% dei fiumi italiani – spiega il WWF – è ben al di sotto del buono stato ecologico: la presenza di pesticidi vede il 23,9% dei punti delle acque superficiali e l’8,3% di quelle sotterranee con concentrazioni superiori al limite; in prossimità di insediamenti industriali si registrano elevate presenze di PFAS, sostanze altamente tossiche, e il 40% degli habitat e delle specie acquatiche hanno uno stato di conservazione “inadeguato”. Non solo: nonostante i fiumi siano “gli antidoti migliori per potersi adattare agli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici globali”, la maggior parte di essi – evidenzia l’associazione – sono vittime di un progressivo consumo di suolo in buona parte responsabile dell’attuale dissesto idrogeologico.

 

>>Leggi anche “Fiumi inquinati: un mix chimico scorre nelle ‘vene’ d’Europa”<<

 

La Campagna  #LiberiAmoifiumi è stata quindi sviluppata per promuovere interventi contro il degrado dei corsi d’acqua e favorire la loro rivitalizzazione con interventi di riqualificazione e rinaturazione.
Nel dettaglio, le proposte di WWF riguardano il governo delle acque a livello di bacino idrografico come richiesto dalle direttive europee; la promozione di progetti di rinaturazione come previsto dalla legge (L.133/2014); la promozione di un’azione integrata di adattamento ai cambiamenti climatici che va dalla rinaturazione dei fiumi per ridurre gli effetti della troppa acqua (piene) o della sua scarsità (siccità), alla costituzione di fasce tampone nel reticolo idrografico superficiale per ridurre l’impatto dell’inquinamento diffuso, fino alla promozione dei sistemi di drenaggio urbano sostenibile nelle città, già molto diffusi in Europa.
Ulteriori dettagli saranno svelati in occasione del lancio ufficiale della Campagna, organizzato il prossimo 21 novembre nel convegno Un Futuro per i nostri Fiumi.