La proposta della Commissione Europea eliminerebbe i crediti di CO2 dai primi tre anni della nuova fase dell’ETS, ma non tutti gli Stati membri sono d’accordo
Dopo il secco no della Polonia, perché il piano passi serve ora il pieno appoggio di Berlino, ancora indeciso sul da farsi stando a quanto confermato dal Commissario europeo per l’azione climatica Connie Hedegaard all’agenzia di stampa Reuters. La speranza rivela la Hedegaard è che con il sì dei tedeschi anche il Regno Unito si dimostri a favore perché “in politica, a volte, si deve prendere quello che si può ottenere quando si può ottenere”. Il commissario continua a chiedere ai Ventisette decisioni rapide ha chiesto rapide decisioni. “Ritengo sia urgente agire e penso che gli Stati membri che non hanno ancora fatto chiarezza sulla questione, internamente, debbano rendersi conto che l’industria e gli investitori hanno bisogno di sapere su cosa poter contare”.