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Legambiente: l’Ue proporrà una nuova direttiva per vietare i sacchetti monouso

Sacchetti monouso(Rinnovabili.it) – Reale esempio di virtù a livello europeo l’Italia continua a dimostrare l’impegno e i buoni risultati ottenuti grazie alla messa al bando dei sacchetti di plastica monouso. Inquinanti perché derivanti dalla lavorazione del petrolio, di difficile smaltimento e spesso abbandonati nell’ambiente dopo l’entrata in vigore del Decreto ministeriale del 18 marzo 2013 in Italia questi sacchetti non possono essere commercializzati e vengono multati tutti i soggetti che mettono in circolazione buste monouso che non siano biodegradabili e compostabili.

Finalmente la Commissione europea ha proposto una nuova Direttiva, ancora in via di definizione, che prevede la possibilità di tassare o mettere al bando le buste monouso inquinanti proprio come accade nel nostro paese.

 

Legambiente ha potuto leggere la bozza della direttiva dove si legge che secondo il principio di tutela dell’ambiente è lecito il divieto di circolazione di alcune merci. “Questa proposta – spiega Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambienterappresenta un importante riconoscimento per l’Italia, che in questi anni si è impegnata concretamente per ridurre i sacchetti diventando in breve tempo leader nel mondo nella riduzione dell’uso dei sacchetti inquinanti usa e getta, nella lotta all’inquinamento marino da plastica e nella promozione di produzioni industriali innovative e rispettose dell’ambiente. Su questo fronte l’Italia fa dunque scuola in Europa: non dimentichiamo che fino al 2010 la nostra Penisola era il primo paese europeo per consumo di sacchetti di plastica usa e getta, con una percentuale di consumo pari al 25% del totale commercializzato in Europa. Grazie all’entrata in vigore del bando sugli shopper non compostabili, dal 1 gennaio 2011 questa percentuale si è ridotta e sono state tracciate le basi per una strategia comune sulla corretta gestione dei rifiuti, sulla riduzione della plastica, sulla tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino e della biodiversità che potrebbe prendere finalmente avvio con questa proposta di direttiva della Commissione Europea. Ci auguriamo, pertanto, che questo provvedimento venga al più presto presentato ufficialmente e adottato per risolvere una volta per tutte l’inquinamento della plastica a livello europeo”. 

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