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Legambiente: male le prime tre tappe del Treno Verde

Potenza, Napoli e Roma. Negative le pagelle di Legambiente che nelle prime tre tappe ha rilevato alti tassi di inquinamento acustico e smog

(Rinnovabili.it) – Si sono concluse le prime tre tappe del Treno Verde di Legambiente, che a spasso per le città ne verifica lo stato di salute dell’aria redigendo pagelle a volte scoraggianti.

Dopo i primi due giorni a Potenza (7 e 8 marzo), le registrazioni hanno evidenziato come maggiore tra i problemi l’inquinamento acustico, mentre il PM10 rimane ancora nei limiti dei legge, complice anche il meteo: vento e piogge hanno permesso infatti la dispersione delle sostanze dannose.

La tappa successiva? Napoli centrale dove dopo 72 ore di monitoraggio viene ufficialmente annunciato che alla città rimangono solo 10 superamenti su 35 consentiti nel corso dei prossimi 200 giorni, ovvero fino alla fine dell’anno. Bollino rosso anche per l’inquinamento acustico: i decibel sono superiori alla norma 3 giorni su 3, soprattutto nelle ore notturne.

Il viaggio del Treno Verde si è poi fermato a Roma, in pieno centro in via Cavour, dove nelle giornate 15, 16, 17 e 18 marzo il quadro dipinto è quello di una città rumorosa e inquinata, assediata dallo smog, dove PM10 e benzene superano di gran lunga i limiti di legge due giorni su tre con una media giornaliera di 78 microgrammi per metro cubo sabato 17. Situazione altrettanto scomoda dal punto di vista dell’inquinamento acustico, sempre oltre i 70 decibel, sia di giorno che di notte.

“Stop alle auto, alle polveri sottili e al rumore, la salute dei cittadini è sempre più a rischio mentre il Colosseo e i monumenti si sbriciolano -affermano Lorenzo Parlati e Cristiana Avenali, Presidente e Direttrice di Legambiente Lazio-. Nel 2011 Roma ha raddoppiato i giorni fuorilegge per le polveri sottili rispetto all’anno precedente e si appresta a fare lo stesso nel 2012. Nelle ore di punta del mattino su Via dei Fori Imperiali transita un flusso di ben 3.400 veicoli all’ora, mentre il Comune rimane immobile, sono scomparse le domeniche a piedi, così come le strade verdi, e il Colosseo che poteva essere pedonalizzato in pochi mesi ancora rimane uno spartitraffico. Pedonalizzazioni, estensione delle zone 30 e delle ZTL, più spazio alla ciclabilità e alla mobilità dolce: l’Amministrazione smetta con le promesse e i proclami e realizzi questi semplici interventi concreti. Il problema non riguarda solo Roma -continuano i due esponenti di Legambiente – . I 56 superamenti del limite del PM10 registrati a Frosinone a soli tre mesi dall’inizio dell’anno dimostrano quanto sia urgente in tutta la regione l’attuarsi di una politica integrata di mobilità sostenibile che includa tutto il territorio laziale in una rete virtuosa di interventi volti ad abbattere i livelli degli inquinanti atmosferici, tutelare la salute dei cittadini e preservare il patrimonio artistico”

A confermare i dati rilevati dal Legambiente anche l’Arpa Lazio che annuncia lo sforamento dei 35 giorni di superamento dei limiti di PM10 concessi alle città nei 365 dell’anno. La stazione di rilevamento di Corso di Francia è ormai in tilt e purtroppo le cose non vanno meglio se le analisi consultate riguardano altre aree della regione.