(Rinnovabili.it) – Gestire correttamente i rifiuti è fondamentale, ma importante è anche l’informazione, che aiuta i cittadini a muoversi con facilità e dare una mano all’ambiente. Altrettanto fondamentale è anche l’attenzione che i produttori mettono nel presentare sul mercato prodotti i cui imballaggi siano pensati per avere un posto preciso nella differenziata. Da queste consapevolezze nasce il progetto di Legambiente e Federambiente, che insieme hanno lanciato la prima edizione del Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti con l’obiettivo di individuare e premiare le buone pratiche di gestione pensando anche alla loro diffusione. Diffondendo le esperienze virtuose a livello nazionale il concorso spera di stimolare altre realtà a fare di più per l’ambiente.
Il concorso, valido sul territorio nazionale, accetterà proposte e adesioni fino al 30 settembre, data entro la quale amministrazioni ed enti pubblici e privati, aziende, imprese, istituti scolastici, cooperative e associazioni potranno presentare le proprie iniziative di prevenzione dei rifiuti realizzate in Italia.
“L’Italia – dichiara il vice-presidente di Legambiente Stefano Ciafani – è ancora indietro sul fronte della prevenzione e riduzione dei rifiuti, vero e proprio tallone d’Achille. Nel nostro Paese le buone esperienze e i risultati ambientali ci sono come hanno dimostrato i 1293 Comuni Ricicicloni 2013 premiati per aver superato il 65% di raccolta differenziata. Però bisogna ancora fare molto, perché la diffusione delle buone pratiche locali da sola non basta. Il Paese ha bisogno di un serio programma nazionale di prevenzione che obblighi il mondo della produzione e della distribuzione a cambiare rotta riducendo la produzione di rifiuti, com’è riuscita a fare la Germania, utilizzando anche la leva economica. Con questo Premio nazionale, insieme a Federambiente, vogliamo infatti ricordare che la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti migliora la qualità ambientale, dà un impulso alla ricerca e all’innovazione e apre nuove strade a vere e proprie filiere industriali”.