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Aree verdi: Cosenza fanalino di coda

Aree verdi Cosenza(Rinnovabili.it) – Cosenza manca di aree verdi. Questa la denuncia di Legambiente che con i monitoraggi del TrenoVerde segnala la città come la peggiore in fatto di offerta di spazi verdi a disposizione dei cittadini.

Cosenza si colloca quindi ad uno degli ultimi posti per spazi verdi fruibili con soli 5 metri quadrati per abitante rispetto ad una media nazionale che si aggira intorno ai 15 mq.

Diretto l’appello di Legambiente: “Occorre fare di più. Al sindaco chiediamo di riqualificare e la valorizzare gli spazi pubblici già esistenti e applicare ciò che è imposto dalla legge, a partire dalla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato incrementando così il patrimonio arboreo”.

 

Gli stessi bambini, privati di giardini e parco giochi, hanno chiesto alle amministrazioni di modificare l’assegnazione degli spazi territoriali riservando aree maggiori per la realizzazione di luoghi adatti a loro.

In sosta al binario della stazione centrale fino al 22 febbraio il convoglio di Legambiente sarà aperto al pubblico per far conoscere le condizioni territoriali e atmosferiche dell’area. Chiedendo ad un centinaio di bambini in che modo vivono la città molte delle risposte ottenute hanno rilevato la mancata partecipazione alle attività all’aria aperta proprio per mancanza di aree verdi, che desiderano che poter poter giocare.

 

“In questa città, così come del resto in tutta la Calabria, c’è bisogno di fermare il consumo di suolo e restituire aree verdi ai cittadini – commenta Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria – Il sondaggio svolto oggi tra i bambini in visita al Treno Verde dimostra la necessità di offrire soprattutto ai più piccoli spazi di socializzazione, polmoni verdi, che allo stesso tempo siano argini al cemento, in modo da dare ai ragazzi le opportunità di gioco e di socialità indispensabili per crescere in modo sano e sereno. Su questo fronte la città di Cosenza deve fare di più. Basterebbe iniziare a concentrarsi sulla riqualificazione e la valorizzazione di alcuni spazi che già esistono e che sono visti spesso come costo e non come risorsa dall’amministrazione.  Al sindaco, quindi, chiediamo di applicare ciò che è imposto dalla legge, a partire dalla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato incrementando il patrimonio arboreo, anche per potenziare l’assorbimento di anidride carbonica, nonché favorire la creazione di cinture verdi all’interno e intorno all’area urbana”.

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