La Confederazione Italiana Agricoltori ha presentato, in occasione dell’apertura ufficiale del Rio+20, un nuovo modello di sviluppo “verde” delle campagne italiane
(Rinnovabili.it) – “Dai pannelli solari ai mini impianti eolici, passando per le biomasse agricole” – sono le nuove ‘smart farm’ presentate dalla Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) 2 giorni fa, in occasione dell’apertura ufficiale del Rio+20. Proposte come un modello di sviluppo “green” delle campagne italiane del futuro, le smart farm sono innovative, a basso impatto ambientale e completamente autosufficienti dal punto di vista energetico grazie alla razionalizzazione dei consumi, al riciclo degli scarti agricoli e alle coltivazioni a basso impatto ambientale. Ma non è tutto: non solo i capannoni delle fattorie saranno interamente alimentati da impianti solari ed eolici, ma anche i mezzi meccanici, avranno a disposizione l’energia dei a biocarburanti (grazie all’utilizzo delle biomasse agricole, come i residui della potatura di vigne e alberi da frutto, o degli scarti dei cereali). E ancora: verranno impiegate tecniche colturali a basso impatto ambientale e l’esigenza di risparmio idrico sarà affrontata con la sostituzione dell’impianto “a pioggia” con quello “a goccia”.
Le “smart farm” – ha spiegato la Cia – “non sono solo un’idea, stanno diventando una realtà. “Quella delle agroenergie – sottolinea la Cofederazione – è una strada intrapresa da un numero sempre maggiore di imprese agricole, soprattutto giovani. Sono gli imprenditori “junior”, infatti, a dimostrarsi i più attenti a cogliere le opportunità della “green economy”. I servizi per l’ambiente e la produzione di energia rinnovabile sono una prerogativa aziendale per il 7,2% degli “under 40” contro il 4% dei colleghi “senior”.”