Dall'unione tra pubblico e privato è nata un'azienda dotata di tecnologie d'avanguardia per il trattamento della frazione secca dei rifiuti
Ecosinergie è stata inaugurata il 18 febbraio dal vicepresidente della Regione Luca Ciriani – presenti anche i consiglieri regionali Daniele Gerolin, Danilo Narduzzi e Paolo Santin – assieme ai rappresentanti delle istituzioni locali (il sindaco di San Vito Antonio Di Bisceglie e il vicepresidente della Provincia di Pordenone Eligio Grizzo), dei presidenti di Ecosinergie Annarosa Martel, e di Ambiente Servizi spa Isaia Gasparotto, dell’ad di Boz Sei Giovanni Boz, dei presidenti della ZIPR Gino Gregoris, di Unindustria Pordenone Michelangelo Agrusti e di Federambiente Daniele Fortini. Il vicepresidente Ciriani, nel portare il saluto e l’apprezzamento della Regione, ha definito l’inaugurazione una “doppia festa perché non è frequente di questi tempi inaugurare un nuovo stabilimento che crea lavoro e occupazione”. “Questo impianto – ha continuato – si inserisce perfettamente nel Piano regionale dei rifiuti, i cui obiettivi sono una minor produzione di rifiuti, una raccolta differenziata sempre più spinta, l’utilizzazione del rifiuto per la produzione di energia: qui a San Vito ciò è già realtà, mentre in Friuli Venezia Giulia almeno tre province su quattro hanno già superato il traguardo del 65 per cento di differenziata”.
Ciriani ha quindi sostenuto che grazie all’unico “Ambito regionale dei rifiuti sarà possibile garantire la sicurezza dell’intera filiera dei rifiuti, mentre dalla collaborazione di tutti i soggetti attivi nel settore sarà possibile ridurre il numero degli impianti di trattamento e ridurre il costo finale per i cittadini. Dall’unione tra pubblico e privato, poi, come accade con Ecosinergie, si unirà l’efficienza del privato con il controllo dei costi”. Il vicepresidente ha concluso con una nota di fiducia: “Non dobbiamo mai dimenticare il cammino fatto in questi anni, che ha trasformato una regione rurale in una tra le più benestanti d’Europa. Ciò grazie ad una buona amministrazione e al lavoro di chi, come la famiglia Boz che opera dal 1870, ha saputo credere sempre nel futuro e nel nuovo, creando lavoro e quindi benessere per tutti”.