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L’Australia approva la Carbon Tax

(Rinnovabili.it) – E’ una giornata storica per l’Australia. Il Senato ha approvato la Carbon Tax fissando il prezzo di ogni tonnellata di carbonio emessa dalle principali industrie inquinanti, circa cinquecento, a 23 dollari australiani (17 euro). La tassa, che entrerà in vigore nel luglio prossimo è un importante passo in avanti per la politica ambientale del paese, che nonostante i numerosi investimenti delle tecnologie green produce ancora oggi il 90% della propria energia sfruttando le fonti fossili, principalmente gas e carbone. La tassazione rimarrà in vigore fino al 2015 quando verranno conteggiati gli effetti diel nuovo mercato del carbonio sul territorio con l’obiettivo di ridurre del 95% le emissioni nocive registrate nel 2000 entro il 2020. Ancora oggi l’Australia è a livello globale uno dei maggiori inquinatori, con una produzione di gas climalteranti pari all’1,5%.

Il prezzo della tassa è stato da subito contestato dagli industriali. Sarebbe infatti addirittura maggiore di quanto imposto al settore europeo che vanno dai 6 ai 9 euro per tonnellata.

Adesso dal governo pare si vogliano sbloccare fondi a sostegno dello sviluppo delle rinnovabili per contribuire all’aumento della produzione di energia pulita a discapito dell’utilizzo delle fonti fossili. Si parla infatti di un investimento nelle FER di circa 13 miliardi di dollari australiani, ai quali va ad aggiungersi il sostegno di due organismi indipendenti a favore della crescita dei settori meno sviluppati come geotermia, moto marino ed efficienza energetica. Si tratta del Clean Energy Finance Corporation (CEFC) intenzionato ad investire 10 miliardi di dollari australiani  e 3.2 miliardi dall’Australian Renewable Energy Agency, con l’obettivo di far muovere gli investimenti in settori chiave per lo sviluppo del paese e per la diversificazione del mix nazionale sfruttando le numerose potenzialità energetiche del territorio.

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