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L’Alaska sfida Obama

Le grandi navi che attraverseranno le acque dell'Alaska potranno usare solo carburanti a basso tenore di zolfo. La nuova normativa Usa preoccupa l'Alaska, che prevede rincari per le merci e calo del turismo

(Rinnovabili.it) – Lo stato dell’Alaska ha citato in giudizio l’amministrazione Obama sperando di riuscire a bloccare la normativa che obbliga l’utilizzo di combustibili a basso tenore di zolfo per le imbarcazioni che devono attraversare le acque del sud del paese. In questo modo, ha rivelato l’Alaska, si andrebbe a compromettere una parte importante dell’economia della nazione, che si fonda essenzialmente sulle entrate provenienti dalle navi da carico e dalle navi da crociera.

La causa, depositata presso la Corte Distrettuale di Anchorage contesta quindi le nuove norme federali che dovrebbero entrare in vigore a partire dal primo agosto regolamentate dall’EPA (Environment Protection Agency) e dalla Guardia Costiera degli Stati Uniti e riservata alle navi che operano entro le 200 miglia dalle coste sud-est e centro-sud dell’Alaska. Il Dipartimento di Diritto dell’Alaska ha specificato in una dichiarazione che il basso tenore di zolfo dei combustibili è un requisito costoso, che porterebbe inevitabilmente all’aumento del prezzo dei prodotti spediti per mare e al danneggiamento del settore crociere in Alaska.

“L’Alaska si basa pesantemente sul traffico marittimo, sia per le merci spedite da e verso lo stato, sia per i passeggeri delle navi da crociera che sostengono migliaia di posti di lavoro nel paese” ha dichiarato il Ministro della Giustizia dell’Alaska Michael Geraghty. “Ci sono alternative ragionevoli e ugualmente efficaci che il Segretario e l’EPA potrebbero considerare per proteggere l’ambiente, ma ridurre drasticamente il grave impatto di queste norme sui posti di lavoro dell’Alaska e sulle famiglie.”