(Rinnovabili.it) – Fare del nostro vino un ambasciatore nel mondo dello sviluppo sostenibile made in Italy: questo uno degli obiettivi del progetto che il Dicastero dell’Ambiente ha avviato lo scorso anno. L’iniziativa è stata presentata ieri a Palermo dal Ministro Corrado Clini con la collaborazione delle università di Perugia, Piacenza, Torino e alcune aziende italiane. L’appuntamento siciliano è stato l’occasione per una verifica dei risultati fin qui ottenuti e per la predisposizione delle iniziative future, anche in vista del Vinitaly 2013.
Il progetto “Sostenibilità della viticoltura in Italia” si è posto come obiettivo quello di promuovere l’eco-sostenibilità del comparto vitivinicolo nazionale realizzando un marchio a garanzia ministeriale, che fornisca una valutazione di facile lettura dell’impronta ambientale di ogni bottiglia di vino. Come ha spiegato lo stesso Clini, si cercherà di “sperimentare in Italia una metodologia produttiva certificata per ridurre i consumi energetici legati al processo produttivo del vino. E’ una grande opportunità per le nostre aziende perché nei mercati internazionali esiste una forte richiesta di certificazione di qualità ambientale, soprattutto per i prodotti di alto livello”. “In Europa – ha continuato il ministro – si stanno facendo sperimentazioni, in Francia e in Spagna, per individuare un protocollo che sia poi adoperabile da altre aziende, ma al momento non esiste ancora nulla di simile. Siamo convinti che non esiste conflitto tra impresa e ambiente. Sono due facce della stessa medaglia e le aziende italiane devono essere protagoniste di questo cambiamento”.