(Rinnovabili.it) – La Norvegia ha deciso di seguire l’Europa e istituire un regime di compensazione per le emissioni di diossido di carbonio in modo così da incoraggiare le industrie energivore a ridurre consumi ed impatto, con un bilancio stimato che in totale si aggirerà intorno agli 87 milioni di euro l’anno a partire dal prossimo luglio ma completamente attivo dal 2020. “Lo scopo è quello di evitare che l’industria manifatturiera norvegese sposti le sedi delle proprie imprese in paesi con norme sul clima meno rigorose,” ha detto in un comunicato il primo ministro Jens Stoltenberg. Le modifiche al sistema europeo di scambio di quote di emissioni, a partire dall’anno prossimo, consentirà ai grandi utilizzatori di energia degli Stati membri, come ad esempio i produttori di alluminio, di compensare i costi legati alle emissioni di carbonio, una mossa volta a prevenire alti costi di spostamento degli affari al di fuori dell’Europa.
Mentre l’Ue ha confermato che darà nuovi parametri di efficienza energetica nel corso del prossimo autunno la Norvegia ha fornito alcuni degli elementi chiave del proprio regime, che interesserà più o meno 80 aziende che operano all’interno dei settori alluminio, prodotti chimici, ferroleghe e nella produzione di carta. “Abbiamo calcolato che potrebbe costare circa mezzo miliardo di corone l’anno, ma è una stima incerta … e varia al variare dei prezzi di emissione,” Stoltenberg ha riferito alla Reuters.