(Rinnovabili.it) – Sarà la Mongolia la nazione ospite del World Environment Day 2013 (WED), la speciale giornata internazionale a supporto dell’ambiente, curata dalle Nazioni Uniti. L’evento, che si celebra ogni anno il 5 giugno, dedicherà la sua ultima edizione alla riduzione dei rifiuti alimentari. L’ONU fa sapere di aver scelto il paese asiatico per i suoi sforzi verso lo sviluppo di un’economia verde nei suoi principali settori economici quali l’industria mineraria e la promozione della consapevolezza ambientale tra i giovani.
“La Mongolia si trova ad affrontare sfide enormi a causa degli impatti del cambiamento climatico, tra cui la crescente pressione sulla sicurezza alimentare, la sua tradizione di pastorizia nomade e il rifornimento idrico”, ha spiegato il Direttore Esecutivo dell’UNEP Achim Steiner. “Si stima che la temperatura media annua sia aumentata di oltre 2 °C negli ultimi 70 anni e che le precipitazioni siano diminuite nella maggior parte delle regioni, ad eccezione della’area occidentale del paese, evidenza del fatto che la Mongolia è tra le nazioni più vulnerabili nel mondo al riscaldamento globale”. Eppure, spiega Steiner, il suo governo è determinato a rispondere a queste sfide e a cogliere le opportunità di un futuro meno inquinante e più sostenibile, dalla decisione di attuare una moratoria sulle nuove estrazioni in attesa di migliori normative ambientali, ai piani per divenire un esportatore di energia pulita.
Il tema 2013 per la Giornata è “Think.Eat.Save. Reduce Your Foodprint“, slogan adottato anche dalla campagna globale lanciata all’inizio di quest’anno dall’UNEP e la FAO per ridurre gli sprechi alimentari. L’annuncio è stato dato nel corso della sessione del Consiglio direttivo del Programma ambientale a Nairobi, in Kenya, dove centinaia di ministri dell’ambiente e di rappresentanti della società civile si sono incontrati per discutere di alcuni dei problemi ambientali più pressanti. “Sono sicuro che, come ospite del WED, la Mongolia dimostrerà al mondo che una transizione verso un’economia verde è possibile, anche all’interno di alcuni dei settori industriali tradizionalmente più difficili, quando leadership, visione e politiche sono tradotti in azione sul campo “, ha concluso Steiner.