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La fast fashion vola (troppo) alto: una petizione vuole renderla più slow

L’indagine di Public Eye e della campagna Abiti Puliti attacca i giganti della fast fashion, per la pratica insostenibile di muovere le merci per via aerea

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Foto di the blowup su Unsplash

Se la fast fashion lascia le navi e prende la via degli aeroporti, inquina 14 volte di più

(Rinnovabili.it) – La fast fashion è sempre più “fast” e inquinante. Lo denuncia un rapporto della campagna Abiti Puliti in collaborazione con Public Eye. Le organizzazioni della soietà civile hanno messo sotto la lente il gigante spagnolo Zara. Ma non è solo il marchio ispano-globale della moda ad aumentare la sua impronta ecologica. Molte aziende ormai cercano di accorciare i tempi di rifornimento dei negozi. Per farlo, scelgono di spedire ogni anno centinaia di migliaia di tonnellate di vestiti per via aerea in tutto il mondo

Per questo, i giganti come Zara e i distributori online come Shein prenotano un numero enorme di voli. Public Eye e Campagna Abiti Puliti hanno lanciato una petizione per chiedere ai marchi coinvolti di “eliminare gradualmente la moda aerea, estremamente dannosa per l’ambiente. Abbigliamento, tessuti e scarpe non sono beni deperibili, eppure ne vengono trasportate enormi quantità in aereo”.

La sola Unione Europea, secondo i dati forniti dalle organizzazioni, ha importato ed esportato oltre 700 mila tonnellate di abiti nel 2022 sulle rotte aeree. “Ciò corrisponde alla capacità di carico di 7 mila grandi aerei cargo o 20 voli cargo merci al giorno”. 

L’aereo riduce i tempi di trasporto, è vero, ma produce emissioni 14 volte più dannose per il clima rispetto al trasporto via mare

La domanda che si pone Public Eye è: quali marchi volano di più? Difficile dirlo. “Le aziende sono molto poco trasparenti quando si parla di moda aerea”, spiegano dalla campagna Abiti Puliti. Incrociando informazioni pubbliche, notizie di media indipendenti e dati doganali si può avere un’idea. “La società madre di Zara, Inditex, sembra essere il leader assoluto, con capi di abbigliamento che volano in giro per il mondo come parte integrante del loro modello di business”, si legge in una nota.

“Praticamente tutti i prodotti di Zara & Co. finiscono nei grandi centri di distribuzione che il gruppo gestisce intorno all’aeroporto di Saragozza, in Spagna. Lì i capi vengono stirati, ispezionati e assemblati per essere spediti ai negozi di tutto il mondo. All’aeroporto di Saragozza, Inditex gestisce ogni settimana circa 32 voli cargo con circa 100 tonnellate di vestiti a bordo. Si tratta di oltre 1.600 movimenti aerei all’anno. Con i suoi volumi, il Gruppo Inditex è di gran lunga il più importante cliente del trasporto merci a Saragozza”.