Deforestazione, biodiversità e cambiamenti climatici. Tre fattori strettamente collegati sono al centro dello studio del team del professor William Laurance
“Circa la metà delle riserve mostrano difficoltà nel mantenimento della biodiversità – ha spiegato Laurance – . Alcune di queste zone sono in pericolo di collasso e molte delle specie scompariranno se non verrà migliorata la conservazione delle aree protette “.
Il team ha analizzato la variazione negli ultimi 30 anni di una vasta gamma di bioindicatori e parametri ecologici in 60 aree delle Americhe, Africa, Asia e Oceania. Nelle aree esaminate, alcune di piccole dimensioni, il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza degli equilibri naturali a cui si uniscono gli effetti negativi delle attività illegali come la caccia e lo sfruttamento illegale del legname.
“Non si può preservare una zona senza prendersi anche cura dell’ambiente circostante”, ha specificato il ricercatore Guix. “Tutto ciò indica che ci sono forti legami ecologici tra le foreste tropicali e gli habitat che le circondano: l’interferenza ambientale prodotta nelle zone situate attorno alle aree protette può essere tanto importante quanto i problemi rilevati al all’interno”.