Rinnovabili • Rinnovabili •

La deforestazione minaccia anche le aree protette

Deforestazione, biodiversità e cambiamenti climatici. Tre fattori strettamente collegati sono al centro dello studio del team del professor William Laurance

(Rinnovabili.it) – Nonostante i regimi di protezione delle foreste, è notevole la riduzione della superficie delle riserve presenti in molte foreste tropicali, con il conseguente danneggiamento di specie animali e vegetali che vanno invece protette e tutelate. Il rischio che la biodiversità delle aree tropicali impoverisca è una minaccia costante, per questo lo studio condotto dal professor William Laurance, professore della James Cook University (Australia), mette in luce i problemi principali che si stanno verificando e che vanno acuendosi. Il lavoro, pubblicato sulla rivista Nature, è stato compilato grazie alla collaborazione di 200 scienziati di tutto il mondo e chiarisce come la deforestazione abbia ridotto l’estensione delle foreste tropicali che sono un vero e proprio contenitore di biodiversità, sempre più sotto minaccia.

“Circa la metà delle riserve mostrano difficoltà nel mantenimento della biodiversità – ha spiegato Laurance – . Alcune di queste zone sono in pericolo di collasso e molte delle specie scompariranno se non verrà migliorata la conservazione delle aree protette “.

Il team ha analizzato la variazione negli ultimi 30 anni di una vasta gamma di bioindicatori e parametri ecologici in 60 aree delle Americhe, Africa, Asia e Oceania. Nelle aree esaminate, alcune di piccole dimensioni, il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza degli equilibri naturali a cui si uniscono gli effetti negativi delle attività illegali come la caccia e lo sfruttamento illegale del legname.

“Non si può preservare una zona senza prendersi anche cura dell’ambiente circostante”, ha specificato il ricercatore Guix. “Tutto ciò indica che ci sono forti legami ecologici tra le foreste tropicali e gli habitat che le circondano: l’interferenza ambientale prodotta nelle zone situate attorno alle aree protette può essere tanto importante quanto i problemi rilevati al all’interno”.