(Rinnovabili.it) – Nuovi obiettivi green per la Cina, che ha dichiarato di voler ridurre il consumo di energia per unità di valore aggiunto della produzione industriale del 21% entro il 2015. Risparmio che, è stato dichiarato dai funzionari di Stato, dovrebbe tradursi nella mancata emissione di circa 670 milioni di tonnellate di carbonio.
Secondo i dati contenuti nel XII piano quinquennale (2011-2015), i settori legati all’acciaio, ai metalli non ferrosi, ai prodotti petrolchimici e all’elettronica diminuiranno l’indicatore del 18 per cento rispetto ai livelli del 2010.
Per quanto concerne la riduzione nel comparto tessile, ingegneria chimica e materiali da costruzione, invece, si dovrebbe arrivare a toccare una diminuzione dei consumi del 20% secondo le stime rese note dal Ministero dell’Industria e della Tecnologia dell’Informazione.
Per il settore automobilistico invece i target di riduzione dovrebbero essere del 22% come simbolo dell’impegno della Repubblica popolare nel raggiungere al più presto un’economia che possa definirsi green. Anche dal governo arrivano segnali positivi: sono state introdotte di recente nuove misure di risparmio energetico e di gestione razionale della domanda energetica, in crescita nel paese. Al settore edile sono state associate nuove regolamentazioni che obbligano i costruttori a rispettare criteri di efficienza energetica e sostenibilità, con la prospettiva di alzare la percentuale di consumo di energia prodotta da fonti rinnovabili dell’11,4% entro il 2015.