Diversi anni dopo le prime denunce, il governo cinese riconosce l'esistenza nel Paese di aree così inquinate da registrare una maggiore incidenza di tumori
Gli ambientalisti hanno condotto una lunga campagna di protesta affinché il governo riconoscesse e aiutasse i centinai di casi di tumori causati dall’avvelenamento di suolo, acqua o aria. Nel 2009, il giornalista Deng Fei aveva contribuito a tracciare la mappa di alcuni dei villaggi più colpiti su una mappa di Google coniando per la prima volta il termine “villaggi del cancro”. Per l’attivista cinese Ma Jun si tratta senza dubbio di uno “sviluppo positivo”. “Il riconoscimento dell’esistenza dei problemi è il primo passo e il presupposto per iniziare davvero a risolverli”.