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L’UNEP va rinnovata, parola del Worldwatch Institute

(Rinnovabili.it) – In quarant’anni di esistenza, l’United Nations Environment Program (UNEP) oggi, oltre a disporre di poche risorse, manca di un’adeguata autorità per continuare a essere l’istituzione madre per la protezione dell’ambiente a livello globale. Ne è convinto il Worldwatch Institute che, in vista del vertice di Rio+20, intende fornire il suo contributo per migliorare l’efficacia di questo organismo internazionale e trovare un nuovo slancio per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile planetario. All’interno dello State of the world 2012, infatti, e precisamente al capitolo (“A new global architecture for sustainability governante”) l’Istituto valuta le strategie che potrebbero essere adottate per migliorare l’efficacia dell’UNEP come istituzione ambientale. Tre le strade percorribili individuate:

Migliorare l’autorità – I governi dovrebbero agevolare l’espansione del Consiglio Direttivo dell’UNEP per far sì che esso possa definire un’agenda politica globale in materia di ambiente; certo è che l’UNEP stesso potrebbe intraprendere azioni per migliorare la sua autorità e la sua influenza, attraverso il reclutamento di esperti e il miglioramento della consulenza scientifica. Anche l’ONU da parte sua potrebbe agevolare la cooperazione tra le agenzie delle Nazioni Unite che operano in campo ambientale.

Incrementare le relazioni – Arroccata in Kenya, l’UNEP ha una presenza limitata fuori dalla sua sede che rende di fatto limitata la collaborazione con altre organizzazioni; ma, attraverso le evoluzioni tecnologiche nel campo delle comunicazioni, l’UNEP potrebbe aumentare la sua presenza online e sfruttare le potenzialità offerte dai social network,

Aumentare le risorse finanziarie – La mancanza di risorse finanziarie viene spesso attribuita alla natura volontaria di chi decide di sostenerla, ma aumentando la sua presenza sui media e dimostrando i risultati del suo lavoro, l’UNEP può stimolare nuovi “donatori”; dall’altra parte i governi dovrebbero prendere in considerazione l’istituzione di contributi stabili, utili a mandare avanti le attività di base dell’organismo.

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