Per la Giunta, la pubblicazione di una ‘cartografia dei siti non idonei su scala regionale’ faciliterà il lavoro degli investitori nel settore delle energie rinnovabili
(Rinnovabili.it) – Con una serie di iniziative rivolte ad agevolare la green economy – tra cui, solo lo scorso anno, un investimento di circa un miliardo e mezzo di euro per il settore fotovoltaico – la Regione Umbria ha recentemente normalizzato l’individuazione delle sue aree territoriali, dove sarà possibile sviluppare le nuove centrali elettriche da FER.Per l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti “La Regione Umbria ha approvato il regolamento sulla Disciplina regionale per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili – e proprio per questo, secondo Rometti, – “la disciplina ha anche individuato delle aree non idonee in ragione dei diversi valori paesaggistici di notevole pregio, che avrebbero quindi escluso o limitato in partenza la realizzazione di nuovi impianti, pur avendo cura, in ogni caso, di attenuare l’impatto negativo degli interventi ammessi”.
In particolare, la pubblicazione di una cartografia dei siti non idonei – consultabile via web da enti locali, operatori e cittadini interessati – avrà lo scopo di facilitare il lavoro degli investitori che, tenendo finalmente conto dei limiti e dei nuovi regolamenti regionali, vorranno finanziare i nuovi progetti nel settore delle energie rinnovabili in Umbria.