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L’obiettivo elvetico di riduzione delle emissioni

(Rinnovabili.it) – La Svizzera ha avviato la consultazione sulla legge che, a partire dal 2013, provvederà a ridurre del 20% entro il 2020 le emissioni di CO2 generate nei settori residenziale, trasporti e industria. La legge, deliberata dal Parlamento elvetico nella sessione invernale 2011, attuerà una serie di misure al fine di raggiungere l’obiettivo prefissato. A partire dal 2014 la tassa sulla CO2 potrebbe subire degli aumenti. Attualmente, a ogni tonnellata di CO2 immessa in atmosfera corrisponde il pagamento di una tassa di 36 franchi, che nel percorso verso il 2020 potrebbe essere aumentata, fino a raggiungere un massimo di 120 franchi per tonnellata di CO2. Sono esentate dal pagamento della tassa le imprese per le quali l’onere derivante dalla tassa sia elevato (a patto però che si impegnino comunque a ridurre le proprie emissioni entro il 2020), le centrali termiche a combustibili fossili soggette all’obbligo di compensare le proprie emissioni e le imprese che partecipano al sistema di scambio delle quote di emissioni; sono soggette a una procedura semplificata, invece, le piccole imprese che generano meno di 1.500 tonnellate di CO2 all’anno.

Nel testo della legge in consultazione, è previsto anche che il sistema di scambio delle quote di emissioni svizzero si coordini con quello europeo, includendo anche il traffico aereo. I singoli settori saranno coinvolti in questo processo di riduzione sulla base delle rispettive quote di emissioni di gas serra e i relativi potenziali di riduzione: edilizia 40%, trasporti 10% e industria 15%. Le consultazioni si concluderanno ad agosto 2012.

 

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