La prima edizione del Premio SlowPack 2012 ha trovato i suoi quattro vincitori, quattro realtà che hanno unti tradizione, ecologia ed innovazione
(Rinnovabili.it) – Prodotti tradizionali, spirito innovativo, packaging ecologico. Queste i tre elementi chiave che caratterizzano i vincitori della prima edizione di Premio SlowPack, il concorso indetto da Slow Food nell’ambito del Salone del Gusto 2012. L’obiettivo della competizione era trovare quattro realtà, ognuna per un particolare categoria della competizione, che sapessero dimostrare che si può scegliere un imballaggio che non vada ad alimentare la produzione di rifiuti, mantenendo la bontà organolettica e la sicurezza di un alimento. A ritirare il riconoscimento sono stati:
– nella categoria “Tecniche e materiali tradizionali”, il Presidio Slow Food del Motal (Armenia). L’imballaggio in terracotta per il formaggio è in materiale degradabile, riciclabile oltre che di grande valore storico e culturale.
– nella categoria “Tecniche e materiali innovativi”, l’Azienda agricola Zavoli di Saludecio (Rn) (Presidio Slow Food della razza suina mora romagnola). L’imballaggio in cera d’api per i suoi salumi è innovativo (consente una maggiore conservabilità e una minore perdita di umidità) ma, al tempo stesso, tradizionale, realizzato con elementi naturali, degradabili, evitando connessioni nocive che ne compromettessero la separazione materica e la dismissione a fine vita.
– nella categoria “Narrazione della qualità del prodotto” l’Azienda De Matteis Agroalimentare Spa di Avellino per aver indicato con chiarezza sull’etichetta elementi utili al consumatore.
– nella categoria “Filiera del packaging primario, secondario e terziario”, Gaia società semplice agricola di Montoro (Av) per aver scelto una filiera del packaging rispettosa dell’ambiente, basata sull’utilizzo di materiali ecosostenibili e, in particolare, per l’impiego di un packaging costituito da materiali reperiti sul territorio comunale di produzione.