Nell’emendamento approvato i deputati europei sostengono che la Commissione possa "in circostanze eccezionali" adattare il calendario delle aste
Nell’emendamento approvato, i deputati sostengono che l’Esecutivo “possa, in circostanze eccezionali” adattare il calendario delle aste, a condizione che una valutazione d’impatto mostri che i settori interessati non corrano il rischio di delocalizzazione delle imprese al di fuori dell’Unione. Inoltre, la misura “dovrebbe essere considerata come un’azione a breve termine, piuttosto che una misura strutturale, destinata a correggere gli squilibri di mercato dell’ETS, e non dovrebbe compromettere la stabilità e la prevedibilità del sistema”.
“La Commissione ambiente ha inviato un chiaro segnale a favore di un forte e sano sistema di scambio di emissioni. Un prezzo del carbonio forte aiuterà a catalizzare la transizione dell’Europa verso un’economia low carbon”, ha commentato il presidente della Commissione Ambiente Matthias Groote (S & D, DE), che portando avanti il progetto di legge in Parlamento. “La creazione dell’ETS comunitario ha costituito una pietra miliare per l’UE, ma esiste anche un processo di apprendimento. Ritardare le aste è solo una soluzione temporanea, ma rappresenta comunque un passo positivo”, ha aggiunto Groote.
La prossima settima la Commissione ambiente tornerà di nuovo in aula per votare l’avvio di un dialogo a tre con parlamento e Stati membri sull’emendamento approvato oggi. Il Parlamento Ue dovrebbe quindi votare in plenaria il prossimo aprile.