(Rinnovabili.it) – Kinexia S.p.A. (“Kinexia”), società quotata al MTA di Borsa Italiana, attiva nel settore delle energie rinnovabili e dell’ambiente, e Sostenya S.p.A. (“Sostenya” e/o “Gruppo Sostenya”), holding di partecipazione e socio di riferimento di Kinexia e controllante del gruppo Waste Italia1 (“Waste Italia”), presentano oggi alla comunità finanziaria e ai media il Piano Industriale 2014-2018 congiunto (il “Piano”), che conferma la strategia di crescita già avviata negli scorsi esercizi da Kinexia.
Le linee strategiche del Piano accrescono e rafforzano il posizionamento di Kinexia nel settore dell’ambiente, grazie all’integrazione con il Gruppo Sostenya, leader, tramite Waste Italia, nel settore della gestione dei rifiuti e dei servizi per l’ambiente, e permettono di sfruttare e massimizzare tutte le sinergie esistenti tra i due gruppi, operanti in settori altamente complementari, consentendo, anche, risparmi di costi.
Highlights economico-finanziari
Ricavi al 2018: €264 milioni;
EBITDA e EBIT al 2018: €79 milioni (30% sul fatturato) e €43 milioni (16% sul fatturato);
Posizione finanziaria netta/EBITDA al 2018: 0,5x;
Posizione finanziaria netta/Patrimonio Netto al 2018: 0,2x;
Investimenti industriali e finanziari complessivi: €138 milioni.
Highlights industriali
Potenziamento e copertura completa della catena del valore della filiera: dalla progettazione di impianti, alla raccolta e selezione, sino allo smaltimento finale, con un’ampia ed integrata gamma di servizi offerti, consulenza e personalizzazione, anche tramite una rete commerciale altamente specializzata presente su tutto il territorio nazionale;
Focus su efficienza, sinergie e cross selling nell’ambito di rinnovabili, energia ed ambiente;
Possibilità di sviluppo anche per linee esterne (M&A);
Internazionalizzazione.
Il nuovo Piano fa leva su:
diversificazione di mercato, di fonti di ricavo e servizi tecnologicamente innovativi, coniugando i business delle rinnovabili e dell’ambiente, strettamente collegati tra loro;
eccellenza operativa, economie di scala, sinergie commerciali e cross selling tra i due business;
solidità finanziaria;
maggiore competitività e appeal, ai fini dello sviluppo delle attività sui mercati internazionali, dove spesso le chiavi di ingresso sono legate a proposte impiantistiche integrate nel campo ambientale ed energetico.
La Kinexia post merger mira a creare sempre più valore per gli stakeholders, attraverso una strategia di crescita focalizzata sullo sviluppo di business ad alta marginalità con obiettivi di stabilità dei flussi di cassa nel lungo periodo e mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario. L’impianto strategico perseguito si pone in continuità con l’esperienza acquisita in questi anni da Kinexia e poggia sui punti di forza raggiunti, che hanno dimostrato di produrre risultati positivi anche nel contesto attuale di perdurante crisi economica e del mercato del credito. Nel 2013, infatti, Kinexia ha confermato la sua capacità di centrare gli obiettivi comunicati al mercato in data 8 novembre 2013 . La crescita a Piano è, inoltre, perseguita in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
I Ricavi a Piano risultano in progressiva crescita (CAGR:10%) passando dai €165 milioni del 20132 a €187 milioni nel 2014 con target 2018 pari a €264 milioni (+60% vs 2013). Anche l’EBITDA e l’EBIT risultano in aumento negli anni di Piano: il 2014 si prevede un EBITDA e un EBIT rispettivamente di €51 milioni e €22 milioni, con un incidenza sul fatturato rispettivamente del 27% e 12%, che si incrementano progressivamente negli anni di Piano, arrivando ad un target 2018 pari a €79 milioni (30% sul fatturato) e €43 milioni (16% sul fatturato).
Tali marginalità determinano una costante generazione di cassa, permettendo una progressiva riduzione dell’Indebitamento Finanziario Netto, anche in presenza di investimenti cumulati per gli anni di Piano pari a circa €138 milioni. L’indebitamento Finanziario Netto passa da €178 milioni del 20133 a €1284 milioni nel 2014 con target 2018 a €38 milioni. I Rapporti PFN/EBITDA e PFN/PN dal 2013 al 2018 risultano in progressiva diminuzione negli anni di Piano, riducendosi rispettivamente a 2,5x e 1x nel 2014 e a 0,5x e 0,2x a fine Piano 2018.