(Rinnovabili.it) – Aumenta la cooperazione ambientale ed ecologica tra Italia e Cina. Il Ministro dell’Ambiente italiano, Corrado Clini, ha firmato oggi a Pechino un protocollo d’intesa con il suo omologo Zhou Shengxia dando il via ad una nuova cooperazione.
Nella Repubblica Popolare per una visita di 5 giorni, Clini punta a rafforzare la governance ambientale cercando di gettare le basi di nuovi accordi che siano i cardini dello sviluppo delle green tech nei paesi del sud del mondo, promuovendo al contempo gli investimenti nelle innovative tecnologie italiane.
“Siamo fieri – osserva il ministro Clini – della solida collaborazione stabilita in questi anni tra esperti italiani ed esperti cinesi. Una collaborazione che ha dato risultati molto importanti e che crediamo possa crescere ancora. Lo dimostra il forte impegno (politico, economico e ambientale) che abbiamo voluto prendere oggi con la firma di questo protocollo d’intesa, che favorirà anche lo sviluppo sostenibile dei Paesi emergenti del Sud del mondo. Puntare sulla cooperazione a vantaggio delle economie emergenti è una carta vincente per una diffusione sempre più capillare della green economy”.
Con la firma del protocollo le parti quindi si impegnano a rafforzare il dialogo politico e lo scambio di informazioni sulle misure nazionali e i negoziati internazionali su ambiente e sviluppo sostenibile; alla creazione di una piattaforma per lo scambio e la condivisione di esperienze e buone pratiche; per lo sviluppo sostenibile delle aree cinesi più povere e per l’avvio di altre forme di partenariato per supportare in ambito ambientale i Paesi in via di sviluppo.
Soddisfatto dell’intesa il ministro cinese ha voluto sottolineare l’importanza degli accordi ambientali che nel tempo si stanno consolidando tra Cina e Italia, modelli stimati e imitati da molti altri governi di tutto il mondo. Iniziata nel 1999 la collaborazione italo-cinese vanta ad oggi oltre 200 progetti che si sono concentrati sulla lotta all’inquinamento atmosferico e ambientale, come anche sulla bonifica di siti inquinati a protezione di fauna e flora locali.
Tra le intese di maggiore spicco la 4C Building realizzata in Cina portato avanti grazie ad un contributo economico della Banca Mondiale e a materiali e tecnologie italiane.