Secondo i dati emersi dal report dell’ISTAT, il miglioramento della qualità dell’ambiente urbano sarebbe dovuto a una maggiore mobilità sostenibile, una diminuzione del rumore e all’aumento di verde
Tutti questi fattori avrebbero contribuito a una qualità dell’aria urbana migliore: i capoluoghi in cui il valore limite per le PM10 è stato superato per più di 35 giorni sono scesi da 52 a 44; i miglioramenti sono stati riscontrati principalmente al Nord e al Centro, mentre nel Mezzogiorno è stato evidenziato un peggioramento in Campania.
Sul piano dell’inquinamento acustico, sono passati da 91 nel 2012 a 88 nel 2013 i comuni che hanno effettuato misurazioni per verificare il rispetto dei limiti imposti dalla normativa; nel 47,9% dei casi è stato riscontrato almeno un superamento dei valori limite.
Buoni invece i dati relativi al verde urbano che rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia e che rispetto al 2012 è aumentato dello 0,7%. Quarantatre inoltre i comuni con una rete ecologica per tutelare la biodiversità anche in città e 57 le amministrazioni che hanno attivato e dato in gestione ai cittadini orti urbani.