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L’ISPRA “nave scuola” della Marina Militare per la biodiversità

Riduzione degli impatti delle attività militari sulla biodiversità marina, scambio di informazioni e formazione ambientale dei soldati. Ecco cosa prevede l’intesa

ISPRA nave scuola della Marina Militare per la biodiversità

 

(Rinnovabili.it) – ISPRA e Marina insieme per tentare di ridurre gli impatti sulla biodiversità marina. Lo sancisce un accordo di collaborazione, siglato ieri, tra l’Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale e la Marina Militare, per lo svolgimento delle attività in materia di sicurezza nazionale e salvaguardia dell’ecosistema acquatico. Lo scenario immaginato dalle due parti prevede l’avvio di attività di ricerca nei settori delle previsioni, dell’osservazione della Terra, gestione e assimilazione dei dati, studio delle pressioni e degli impatti, con l’obiettivo più ampio di sviluppare progetti innovativi anche nel contesto europeo.

 

L’obiettivo è sviluppare congiuntamente sistemi integrati di monitoraggio del mare, scambiare informazioni e aggiornare le banche dati al fine di realizzare una cartografia digitale nautica e tematica dei fondali marini. ISPRA e Marina collaboreranno anche sul fonte dei rilievi idro‐oceanografici e delle indagini ambientali per la tutela e protezione degli ambienti marini, formando un binomio che dovrebbe essere capace di lavorare congiuntamente anche in casi di inquinamento in alto mare.

 

ISPRA nave scuola della Marina Militare per la biodiversità -

 

Il protocollo d’intesa ha una durata di tre anni. In particolare, l’ISPRA offrirà un supporto tecnico‐scientifico alla Marina Militare, fornendo servizi di oceanografia operativa, previsioni meteo‐marine, assistenza nel campo del monitoraggio ambientale, delle attività antinquinamento e di mitigazione degli impatti delle attività operative.

È prevista anche una parte di formazione per i “marinai” a cura dell’Istituto guidato da Bernardo de Bernardinis. Verranno messe in piedi attività formative per l’addestramento del personale militare sulle tematiche ambientali.

 

Dal canto suo, la Marina metterà a disposizione le proprie competenze, le infrastrutture, i mezzi aeronavali e subacquei. Ma il piatto più gustoso per gli esperti saranno le informazioni e i dati dell’Istituto Idrografico della Marina. I due contraenti promuoveranno poi «azioni congiunte per lo sviluppo di sistemi integrati di monitoraggio del mare, anche in relazione alla Rete Ondametrica Nazionale dell’ISPRA, ai sistemi di radar costieri, nonché all’uso dei dati e informazioni ottenuti da piattaforme e servizi satellitari».