(Rinnovabili.it) – Una nuova indagine Ispo fotografa un comparto turistico italiano attento all’ecompatibilità delle strutture ricettive e delle mete. “Italiani e vacanze green, la nuova domanda turistica del Paese” è il documento che verrà presentato da Renato Mannheimer il prossimo 9 ottobre in occasione del Carloforte Green Workshop la kermesse dedicata alle rinnovabili, alla riduzione delle emissioni dannose e all’efficienza energetica che si apre da oggi fino a domenica ospitando personalità del calibro di Jeremy Rifkin presidente della Foundation on economic trends, del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, del presidente Commissione Ambiente del Senato, Antonio D’Ali, del presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli, del responsabile di Sardegna Co2.0, Andrea Prato. Durante la tre giorni sarà inoltre evidenziato l’impegno del comune sardo di Carloforte intenzionato ad adottare un rigido programma per il raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero entro il 2014. Per il sindaco di Carloforte, Agostino Stefanelli: “Sarebbe falso affermare che la nostra scelta a zero emissioni sia solo per preservare l’ambiente e la salute di chi ci vive 365 giorni l’anno. Siamo abbastanza pragmatici per ammettere che l’obiettivo di avere un’Isola pulita dall’inquinamento rappresenta anche un’azione innovativa di marketing territoriale in un luogo turistico simbolo del Paese. Ma non siamo soli: tutta la Sardegna sta perseguendo questo obiettivo, prima con il ‘no’ al nucleare e ora con progetti, come Sardegna Co2.0, che saranno valore aggiunto per l’economia e il turismo della nostra regione”.
Il workshop sarà quindi l’occasione per rendere noto che il 62% della popolazione intervistata si è dichiarata a favore delle vacanze a basso impatto ambientale scegliendo luoghi incontaminati che offrano aria pulita e mare limpido. Caratteristiche differenti interessano gli uomini intervistati rispetto alle donne che, per il 41,1% preferiscono il mare pulito al contrario del campione maschile che dà maggiore importanza all’ambiente non inquinato (34,6%).