(Rinnovabili.it) – Il progetto Veg-Pm10 – Azioni multidisciplinari ed integrate per il monitoraggio e la riduzione del particolato atmosferico nella piana lucchese ha condotto una ricerca su alcuni tipi di piante in rapporto all’inquinamento da particolato.
L’azione protettiva delle piante
È noto che le piante svolgono una preziosa azione di contrasto all’inquinamento. Dai dati preliminari della ricerca Veg-Pm10, a cui partecipa il CNR, risulta che alloro, fotinia, ligustrum lucidum e olivo sono le piante – diffuse sia in spazi pubblici che in giardini privati – che proteggono meglio i nostri polmoni dal particolato: una ragione in più per diffondere e valorizzare queste specie vegetali.
Queste piante sono particolarmente diffuse nella Lucchesia. Pertanto, potrebbero costituire la migliore barriera naturale verde per contrastare il diffondersi del Pm10 nei territori dei comuni di Lucca, Capannori, Altopascio e Porcari.
Chi partecipa al progetto Veg-Pm10
La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha destinato al progetto Veg-Pm10 un finanziamento di 180mila euro, nella convinzione che «di sviluppo sostenibile e transizione ecologica si deve parlare sempre di più, ma anche dare vita a interventi e politiche concrete che partano dalla conoscenza della situazione attuale», ha dichiarato il presidente Marcello Bertocchini.
Il coordinamento scientifico è a cura dell’Università di Firenze (capofila del progetto) e del CNR di Pisa.
In particolare, i dipartimenti di Biologia e di Scienze e Tecnologie agrarie, alimentari, ambientali e forestali dell’Ateneo fiorentino stanno conducendo analisi sulla vegetazione.
Il CNR di Pisa ha fornito le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria e sta eseguendo studi sulla vegetazione e sulla qualità dell’aria in prossimità delle abitazioni nei quattro comuni coinvolti, in collaborazione con ARPAT.
Veg-Pm10 è un progetto a misura del territorio. Dopo aver individuato le specie vegetali già presenti e largamente diffuse nell’area, i ricercatori hanno studiato l’azione di queste piante nel purificare l’aria.
Nello stesso tempo hanno indagato le cause della presenza del particolato nell’aria e la sua incidenza.
Il dipartimento di Ricerca traslazionale e delle nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa ha analizzatoquest’ultimo aspetto mettendo in relazione i dati ambientali con quelli sanitari.
Il calendario del progetto
Veg-Pm10 è iniziato nel gennaio 2020 con lo studio dei territori.
Nel settembre 2020 è iniziata l’analisi dei dati per definire le strategie di mitigazione della presenza del particolato nell’aria utilizzando piante e alberi adatti a migliorare la qualità dell’aria.
Nel febbraio 2021 sono state installate sedici centraline (quattro per ogni Comune) a Lucca, Porcari, Capannori e Altopascio per monitorare i principali inquinanti atmosferici e raccogliere i dati relativi al particolato.
La raccolta dati si concluderà a giugno 2022; il termine del progetto è fissato il 31 ottobre 2022. Nel dicembre 2022 i ricercatori presenteranno le linee guida individuate dallo studio.
Progettazione urbanistica e salute dei cittadini
Gli amministratori dei Comuni coinvolti nel progetto hanno espresso il loro apprezzamento per Veg-Pm10.
I risultati della ricerca, infatti, sono molto importanti ai fini della progettazione urbanistica e viaria dei territori oggetto dello studio.
Questi risultati costituiscono una banca dati utile a progettare opportune politiche green che tengano conto della salute dei cittadini, specie nelle aree con maggiore tasso di inquinamento da Pm10.