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Trump fa lo sgambetto a Biden anche sull’inquinamento

Inquinamento
credits: Gage Skidmore via Flickr | CC BY-SA 2.0

La nuova analisi costi-benefici dà più importanza all’impatto economico di frenare l’inquinamento

(Rinnovabili.it) – Cambiano le regole delle analisi costi-benefici fatte dall’Epa, l’agenzia degli Stati Uniti che si occupa di protezione ambientale. L’ultima decisione dell’amministrazione Trump è un nuovo ostacolo sulla strada di Joe Biden verso la Casa Bianca e il suo piano per il clima. Le modifiche, infatti, rendono più difficile regolare l’inquinamento.

La mossa è architettata per limitare i poteri dell’Epa, uno dei cavalli di battaglia della lotta di Trump contro le agenzie federali americane che si occupano, più o meno direttamente, di regolamenti sul clima e l’ambiente. Il presidente uscente ha usato diversi trucchi negli ultimi 4 anni, tra cui nominare dei fedelissimi ai vertici ma solo come ‘facenti funzione’ (così non è necessario il via libera del Senato) e disperdere i funzionari – spesso contrari alle politiche di Trump – in uffici periferici.

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La nuova norma richiedere che l’agenzia valuti l’impatto economico di una norma proposta senza tener conto, congiuntamente, dei benefici secondari per la salute pubblica. Denaro e salute quindi non sono più pesati assieme: il criterio economico prevale.

In buona sostanza, l’Epa avrà meno margini di manovra per prendere nuove decisioni nel solco del Clean Air Act, la legge americana voluta da Obama che regola l’inquinamento e ha ricompreso la regolazione delle emissioni tra le competenze dell’agenzia federale.

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Secondo molti osservatori non è soltanto una mossa che può andare a vantaggio dell’industria. A cui non possono essere imposti nuovi sacrifici nel breve termine (per smontare questo regolamento ci vorranno mesi, se non anni). Ma è anche una strategia politica per criticare i democratici.

L’analisi costi-benefici modellata da Trump, infatti, obbliga la nuova amministrazione a chiarire l’impatto economico delle prossime misure sul clima. Un appiglio per i repubblicani, che potranno agitare lo spauracchio della perdita di posti di lavoro. E rintuzzare la vecchia critica per cui proteggere il clima significa beneficiare gli altri paesi ma danneggiare gli Stati Uniti.

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