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Nuova Delhi affonda nello smog e si prepara a chiudere tutto (di nuovo)

Nuova Delhi
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Smog Nuova Delhi, la qualità dell’aria torna ad essere “grave”

(Rinnovabili.it) – Sono passati solo 4 giorni dall’ultimo blocco e Nuova Delhi torna a chiudere scuole ed università. E anche stavolta la colpa non è del COVID-19, ma di un killer altrettanto temibile: lo smog. Il livelli di inquinamento urbano stanno sfiorando oggi nuovi picchi dopo l’allerta registra a metà novembre, quando l’indice della qualità dell’aria (AQI) per le polveri sottili aveva toccato il massimo negativo. E in alcune aree cittadine risultava persino fuori scala.

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L’AQI si applica a tutti gli inquinanti atmosferici (PM10, PM2.5, NO2, NH3, Ozono, SO2, CO) e traduce, su una scala da zero a 500, la pericolosità o meno della loro concentrazione per la salute umana. Qualità buona fino 50, soddisfacente fino a 100, moderata fino a 200 e così via. I primi giorni di allerta a novembre hanno sforato la soglia dei 500 punti per PM2.5 e PM10, valore che è associato effetti sanitari per le persone in salute e gravi impatti per quelle fragili.

Una crisi dentro la crisi che ha spinto la Corte Suprema indiana a chiedere il blocco della maggior parte delle attività. I giudici hanno ordinato alle autorità di interrompere tutti gli spostamenti non essenziali nell’intero Territorio Nazionale della Capitale. Imponendo la chiusura di uffici, scuole, università, cantieri e centrali a carbone. Una sosta forza durata per alcuni ben 15 giorni al termine della quale, però, poco sembra essere cambiato.

Una nuova allerta rosso scuro per l’inquinamento di Nuova Delhi

I livelli di smog sono scesi solo marginalmente all’inizio di questa settimana, per poi risalire velocemente oltre la soglia dei 400 punti. Da domani il governo rimanderà gli studenti a casa fino a data da definire. E prolungherà il divieto divieto di ingresso nella metropoli di camion diesel con beni non essenziali.

Purtroppo per l’India non si tratta di una novità. Ogni inverno, le regioni settentrionali si scontrano con livelli di smog critici, causati da una particolare congiuntura. È questo, infatti, il momento in cui il settore agricolo indiano brucia le stoppie dei raccolti. Il loro fumo si mescola all’inquinamento dei veicoli e delle industrie, mentre le condizioni meteo inibiscono la circolazione dei contaminanti trasformando lo smog in una vera e propria cappa.

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Il risultato? Secondo quanto riporta la Reuters, gli ospedali stanno assistendo a un forte aumento del numero di bambini con disturbi respiratori. In alcuni casi i numeri dei ricoveri sono triplicati in appena 7 giorni, come spiega Arvind Bountra, capo della pediatria al Max Super Specialty Hospital. “Questo – ha tenuto a sottolineare Bountra – è direttamente collegato agli alti livelli di inquinamento a cui stanno assistendo la città di Delhi e il territorio della metropoli”. E intanto la capitale indiana avanza verso quello che potrebbe essere il quarto record di fila come città più inquinata al mondo.

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