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Si allarga la protesta contro la miniera di litio in Serbia

miniera di litio in serbia
via depositphotos.com

La miniera di litio in Serbia sarebbe la più grande d’Europa e coprirebbe il 90% della domanda

Il Ministro della salute serbo, Zlatibor Loncar, ha annunciato la creazione di un “team di esperti sanitari” che valuterà l’impatto della miniera di litio in Serbia sulla salute dei cittadini. Loncar ha spiegato che il team includerà il capo del dipartimento di igiene, esperti di epidemiologia e altri specialisti con vasta esperienza nel campo dell’inquinamento ambientale.

La mossa arriva a valle di proteste che scuotono tutto il paese. Negli ultimi giorni, marce di protesta si sono svolte in 28 città serbe e, secondo gli annunci, entro sabato si terranno in altre 19.

Il mese scorso, il governo ha ripristinato la licenza della multinazionale australiana Rio Tinto per sviluppare quella che potrebbe essere la più grande miniera di litio d’Europa. La Serbia possiede circa 1,2 milioni di tonnellate di riserve di litio e il governo utilizza la leva della materia prima per negoziare i suoi rapporti con l’UE. L’idea è scavare nella valle del fiume Jadar, nel nord-ovest del paese. Se realizzato, il progetto di estrazione varrà 2,4 miliardi di dollari e potrebbe coprire il 90% del fabbisogno di litio d’Europa. Rio Tinto diventerebbe uno dei principali produttori di litio al mondo. La licenza era stata annullata due anni fa a causa di proteste ecologiste, poi la Corte costituzionale ha ritrattato a inizio mese. Le mobilitazioni hanno coinvolto migliaia di persone, con la richiesta al governo di vietare l’estrazione del litio.

Il governo considera il progetto un’opportunità per rafforzare l’economia nazionale. Ma i residenti avvertono che l’estrazione di litio, con l’uso di sostanze pericolose come arsenico e acido solforico, potrebbe causare grave inquinamento, mettendo a rischio la salute della popolazione e l’ambiente.

Rio Tinto sostiene che gli studi ambientali dimostrino che si può operare in sicurezza. Ma la comunità locale è decisa a impedire la costruzione della miniera. I manifestanti promettono di intensificare le proteste se il governo non dovesse fare marcia indietro.

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