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Il sabotaggio del Nord Stream ha causato una catastrofe ecologica nel Baltico

Uno studio coordinato dall’università di Aarhus e apparso in preprint su Research Square stima le conseguenze dell’esplosione dei due gasdotti sull’ecosistema marino

Guasto al Nord Stream 1 e 2: qual è l’impatto sul clima?

Il 22 settembre del 2022 è avvenuto il sabotaggio del Nord Stream 1 e 2

(Rinnovabili.it) – Il sabotaggio del Nord Stream non ha solo aggravato i rapporti già tesi tra Russia e Europa. Ha creato anche una “catastrofe ecologica”. Con un impatto nel brevissimo termine, ma anche per periodi di tempo più prolungati. Lo afferma uno studio pubblicato in preprint su Research Square che indaga un aspetto sottovalutato dell’incidente al doppio gasdotto posato sul fondale del mar Baltico.

L’impatto sul clima

Le analisi sull’impatto del sabotaggio del Nord Stream si sono concentrate soprattutto sul versante climatico. Secondo le stime del Commissariat à l’énergie atomique et aux énergies alternatives (CEA) francese, ottenute dall’analisi dei dati delle 40 stazioni di monitoraggio dell’atmosfera in Europa, il metano fuoriuscito sarebbe intorno alle 70mila tonnellate, pari a circa il 2% dei gas serra annuali generati dalla Francia. Un impatto tutto sommato contenuto, quindi.

Le conseguenze per l’ecosistema marino del sabotaggio del Nord Stream

L’impatto sull’ecosistema marino, invece, è stato molto meno indagato. Quello a brevissimo termine, secondo lo studio coordinato dall’università di Aarhus, potrebbe aver compromesso alcune specie di fauna considerata a rischio che vive nel Baltico. “Le foche e le focene nel raggio di quattro chilometri sarebbero ad alto rischio di morte a causa dell’onda d’urto, mentre un impatto temporaneo sull’udito sarebbe previsto fino a 50 chilometri di distanza”, si legge nello studio. Le focene locali (Phocoena phochoena) sono a uno stadio critico di conservazione: ne restano circa 500 esemplari e proprio nel periodo dell’esplosione in genere si riproducono in un sito a circa 40 km dal luogo dell’incidente.

Ma il sabotaggio del Nord Stream ha avuto un impatto anche più a lungo termine. Le esplosioni che hanno provocato la rottura dei 4 condotti ha causato la messa in sospensione 250.000 tonnellate di sedimenti fortemente contaminati dal bacino sedimentario di acque profonde per oltre una settimana, con conseguenti rischi inaccettabili per i pesci e altri bioti in 11 km3 di acqua per più di un mese. Sabbie contaminate principalmente da TBT (tributilstagno), un composto fortemente ecotossico, e piombo.