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Qualità dell’aria globale, in Italia l’inquinamento rosicchia 2 anni di vita

Qualità dell’aria globale: l’inquinamento ci toglie 2,3 anni di vita
Foto di alvpics da Pixabay

Il rapporto Air Quality Life Index dell’università di Chicago

(Rinnovabili.it) – Portare i valori di PM2.5 al di sotto dei livelli di guardia stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità alzerebbe la vita media globale di 2,3 anni. Guadagnando qualcosa come 17,8 miliardi di anni, oggi cancellati dalle morti premature. Un dato altissimo. L’impatto del particolato più sottile sull’aspettativa di vita nel mondo è 7 volte più pesante di quello del virus dell’HIV, 5 volte quello degli incidenti stradali, e più di tre volte quello dell’abuso di alcool. Lo ha calcolato l’università di Chicago nell’ultimo aggiornamento annuale dell’Air Quality Life Index, il rapporto sulla qualità dell’aria globale.

L’inquinamento in Europa e in Italia

L’Europa è una delle regioni meno inquinate al mondo, al pari degli Stati Uniti. Ma uno sguardo più da vicino alla qualità dell’aria globale rivela profonde diseguaglianze al suo interno. Da un lato, negli ultimi 20-30 anni quasi ovunque i livelli di particolato sono diminuiti facendo crescere l’aspettativa di vita. Le eccezioni sono limitate a piccole zone in Bulgaria, Irlanda, Spagna, Serbia e UK. Dall’altro lato, esiste una cesura netta: i cieli dell’Europa occidentale sono più puliti di quelli della parte orientale del continente. Se quest’ultima raggiungesse i livelli di particolato dell’altra metà, guadagnerebbe 6,3 mesi di vita per ogni abitante.

Anche questo rapporto sulla qualità dell’aria globale conferma la pesante situazione del Nord Italia. I miglioramenti negli ultimi decenni hanno fatto guadagnare circa 3 anni di aspettativa di vita, ma rispettare i livelli di PM2.5 consigliati dall’ONU allungherebbe la vita di altri 2-3 anni in quasi tutte le province settentrionali. Che sono perciò assimilabili all’Est Europa più che agli stati occidentali.

Qualità dell’aria globale: i paesi più inquinati al mondo

Asia e Africa sono invece i continenti con la peggiore qualità dell’aria globale. Circa ¾ degli effetti avversi sulla salute umana rilevati dall’università di Chicago a livello mondiale sono concentrati in appena 6 paesi: Bangladesh, India, Pakistan, Cina, Nigeria e Indonesia. Nei paesi asiatici più inquinati il fardello dell’inquinamento toglie 5 anni di aspettativa di vita in media. E la tendenza non è al miglioramento. Nonostante la Cina abbia fatto passi avanti notevoli (dal 2013 i PM2.5 sono calati del 40%), quasi il 60% dell’inquinamento aggiuntivo negli ultimi 10 anni è stato generato dalla sola India.

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